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Zona gialla, liberi tutti. Ma ci sono 81.299 lombardi ai "domiciliari"

Lecco (Lècch) - Da domani, Domenica 13 dicembre, la Lombardia scende di uno scalino nella classifica delle zone covid, passando da arancione a gialla. I lombardi riacquistano la libertà di spostarsi, anche fuori comune e in altre regioni "gialle", dalle 5 alle 22. Ma decine di migliaia di lombardi restano ai "domiciliari".

Sono, a ieri venerdì 11 dicembre, 81.299 i lombardi positivi al test diagnostico, in isolamento domiciliare (658.496 invece in Italia) per Covid, tenuti a osservare la prassi finalizzata a separarli dalle altre persone per tutta la durata del periodo di contagiosità.

Esiste poi un numero imprecisato di persone in quarantena: si tratta dei contatti stretti di un caso confermato che non sono considerati contagiati ma potenzialmente potrebbero sviluppare una infezione e che per questo motivo non devono stare a contatto con altre persone. A completare il quadro lombardo, vi sono 5.417 ricoverati con sintomi, 733 terapia intensiva per un totale di 87.499 positivi. Ad oggi sono 23.581 i lombardi deceduti per Covid.

La Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 stabilisce i criteri della durata dell'isolamento e della quarantena:
positivi asintomatici, ossia le persone risultate positive al test, ma senza sintomi. Dopo un isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività devono eseguire un test molecolare (tampone) che deve avere risultato negativo (10 giorni + test) per potere uscire
positivi sintomatici, ovvero chi è positivo al test e con sintomi. Può finire il suo periodo di isolamento dopo almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi e con un test molecolare con esito negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 senza sintomi + test)
positivi a lungo termine, cioè le persone che continuano a risultare positive al test molecolare per settimane. Potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi anche in assenza di un test negativo, purché senza sintomi da almeno una settimana
contatti stretti asintomatici, ossia i contatti stretti di casi confermati. Questi devono osservare una quarantena di 14 giorni dall’ultima volta che sono stati a contatto con il caso, senza dover eseguire un tampone, oppure di 10 giorni dall’ultima esposizione, effettuando però il decimo giorno un test antigenico o molecolare che risulti negativo
contatti stretti sintomatici, è bene, in questo caso, rivolgersi subito al medico curante per la valutazione della situazione e la necessità di fare un test
•nessuna quarantena è prevista, come pure nessun test per i contatti stretti dei contatti stretti del caso positivo, ovvero per coloro che non hanno avuto alcun contatto diretto con il caso confermato

Link. Isolamento, quarantena e contatti stretti: cosa sono e cosa fare

12 dicembre 2020