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"Al cimitero di Rancio ossari rotti da marzo"

Lecco (Lècch) - "Durante lo scorso marzo sono crollati alcuni ossari a seguito del cedimento del cemento e delle cornici marmoree che li sostengono, e da quella data non è stato ancora sistemato nulla". A denunciare la situazione del cimitero di Rancio è Simone Brigatti di Lecco Merita di + (Forza Italia).

"Fortunatamente (se così si può dire) il crollo è avvenuto durante il primo Lockdown - prosegue Brigatti - e quindi quando i cimiteri erano chiusi, evitando che potessero esserci danni alle persone oltre che alle cose. I residenti hanno subito segnalato la problematica al Comune, ma gli unici interventi sono stati la muratura degli ossari a vista e il posizionamento di un nastro per delimitare l’area e impedire l’accesso agli ossari stessi".

"Grazie invece alla buona volontà di alcuni privati è stato possibile quantomeno ridare un nome a tutti gli ossari, anche quelli attualmente senza lastra, perché rotta dal crollo. Anche l’ex assessore Goretti e il dirigente di area avevano visitato il cimitero, ma la situazione non è cambiata: sembrerebbe essere invece bastato (lo dico con amarezza) aver presentato mercoledì il titolo della mia segnalazione per vedere in pochi giorni l’area degli ossari pulita e il nastro ripristinato", aggiunge l'esponente forzista.

Tuttavia, Brigatti sostiene che la situazione rimane non solo indecorosa, ma anche pericolosa, in quanto vi sarebbero cavi elettrici dei lumini a vista, altre lastre a rischio caduta e il nastro potrebbe essere strappato nuovamente da chi vuole accedere all’ossario. "Ricordo - prosegue - che sono a carico del comune sia la manutenzione del muro, sia la lastra in bianco che chiude l’ossario: il privato paga la concessione trentennale  e l’allestimento della lastra stessa. Il fatto tra quegli ossari possano esserci concessioni scadute non cambia la sostanza del problema, che è di decoro urbano e di riguardo per i defunti".

Quello che è certo, fa notare l'azzurro, è che bisogna intervenire celermente per ripristinare gli ossari per rispetto sia dei morti, sia dei parenti che vorrebbero anche solo portare un fiore e non hanno la possibilità di farlo. La soluzione, a suo avviso, potrebbe anche consistere in uno spostamento temporaneo in altri ossari vuoti presenti nel cimitero: questo da un lato per permettere lo svolgimento delle valutazioni in merito alla tenuta strutturale delle mura, dall’altro per evitare che a causa della pioggia e del freddo possano avvenire ulteriori crolli, con conseguenze peggiori.

"Mi sono state segnalate situazioni simili anche in altri cimiteri, in particolare a Laorca e a Castello: mi auguro in questi casi si possa intervenire preventivamente al fine di evitare nuovi crolli, magari utilizzando le ingenti risorse che il comune ottiene dai servizi cimiteriali. Concludendo - aggiunge Brigatti - chiedo quando verrà risolto il problema e se dopo 8 mesi è stato previsto un programma per le azioni da mettere in atto per il ripristino degli ossari. Queste sono le domande che mi sono state fatte dai cittadini e che attendono una risposta del comune. Perché le prime cose che i Lecchesi stanno chiedendo al sindaco non sono i grandi progetti, ma sono l’attenzione alle “piccole cose” e la cura dei rioni della nostra città".

1 dicembre 2020