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Lecco, campagna città pulita scorda le scritte

Lecco (Lècch) - Partita a Lecco la campagna per "una Lecco più pulita": due manifesti che esortano, il primo, a "non abbandonare a terra guanti e mascherine" e, l'altro, a "non abbandonare rifiuti e raccogliere le deiezioni canine".

I lecchesi, infatti, si lamentano per la scarsa pulizia del capoluogo, oltraggiato da cartacce e immondizia lasciate in giro, nonchè escrementi sui marciapiedi. Ma l'autentico affronto al decoro urbano sono le scritte anarchiche tracciate sui muri, istigazioni all'odio contro avversari politici, esercito e forze dell'ordine: questo scempio è rimasto fuori dalla campagna del Comune.

Con la campagna "Ripartiamo da una Lecco più pulita", spiega Palazzo Bovara, "il Comune di Lecco rinnova un invito accorato al rispetto dell'ambiente e dello spazio urbano attraverso un corretto smaltimento, la raccolta delle deiezioni canine e un'attenzione in più sul fronte della salute delle altre persone".

L'assessore all'ambiente del Comune di Lecco, Alessio Dossi, sottolinea il nuovo fenomeno dell'abbandono per strada dei presìdi anti-Covid. "Troppo spesso - afferma - capita di notare dei guanti abbandonati. La città è dotata di quasi 600 cestini e, in ogni caso, nessuna argomentazione può giustificare l'abbandono a terra di rifiuti, tanto più in un periodo in cui il buon senso e la responsabilità personale sono i primi elementi da mettere in campo. Stiamo lavorando per costruire una Lecco più sensibile in questo senso e, nonostante le difficoltà che a tutti i livelli la pandemia ci pone, non ci sono giustificazioni tali da permettere deroghe al rispetto del decoro e alla tutela verso l'ambiente che ci circonda in questa ripartenza. Vigileremo in questo senso".

Il regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani prevede sanzioni per tutti i trasgressori, con ammende che vanno da 25 a 500 euro.

17 maggio 2020