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Lecco, la bufala della Prefettura buona e dei "sindaci cattivoni"

Lecco (Lècch) - Sindaci lecchesi "strapazzati" dal prefetto dopo la pubblicazione di ordinanze "troppo rigide"? Così si racconta, ma la realtà appare diversa: la Prefettura di Lecco, in fatto di Coronavirus, è più severa dei primi cittadini. E anche la data della circolare prefettizia fa pensare.

La presunta polemica tra istituzioni prende piede dalla circolare spedita il 4 maggio dalla Prefettura (e arrivata il 5) ai sindaci lecchesi. In quella data, molti sindaci non hanno ancora pubblicato le loro ordinanze, ma tant'è: agli osservatori esterni in vena di chiacchiere la lettera di Michele Formiglio appare come una bocciatura delle disposizioni sindacali.

In realtà nello scritto del prefetto non si trova alcun giudizio sulle ordinanze, anche perchè, come detto, molte sono ancora da pubblicarsi quando il documento prende la via telematica dei Municipi. Ma veniamo alla parte più "forte" della comunicazione del prefetto: si ricorda "l'importanza del coordinamento ai livelli nazionale e regionale", e che "le ordinanze contenenti disposizioni non in linea con quelle sopra richiamate sono inefficaci".

Una osservazione generica, forse preventiva, senza alcun giudizio particolare. Ma allora, da dove si ricava la "stroncatura" delle ordinanze dei sindaci? Difficile capirlo anche perchè le disposizioni comunali sembrano in tutto e per tutto fare il verso a quelle prefettizie.

I sindaci sono accusati dai polemici di voler fare gli sceriffi, cioè di aver imposto regole che limiteranno in maniera drastica l'arrembaggio ad orde di milanesi e brianzoli agli agognati sentieri di montagna. Questo avrebbe determinato la discesa in campo del prefetto, in difesa della libera attività sportiva e motoria.

Prefettura buona e Municipi cattivoni? La Prefettura di Lecco ha imposto misure severe (per quanto comprensibili) per tutta la fase 1, dal divieto di spesa nei Comuni limitrofi alla chiusura di sentieri, casette dell'acqua etc... E anche nella fase 2 ha fatto il muso duro in materia di spostamenti: dalla pagina fb della Prefettura (vedi foto) abbiamo letto che per spostarsi nella stessa Provincia dal 4 maggio ci vuole ancora l'autocertificazione, mentre gli spostamenti in altro Comune per attività ludica sono vietati: che i cattivoni sindaci abbiano copiato dalla buona Prefettura?

6 maggio 2020