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Coronavirus, referendum rinviato (E non si abbracciano più i cinesi)

Lecco (Lècch) - All'alba del Coronavirus i politici del Belpaese erano partiti con baci, abbracci e visite ai cinesi come se il vero problema fosse la diffidenza verso i gialli. Ora che l'epidemia ha focolai italiani e impazza a colpi di 50 morti al giorno, gli stessi politici raccomandano di tenere le distanze, sino a far saltare il referendum costituzionale.

"Il referendum sul taglio dei parlamentari è rinviato sine die" ha, infatti, annunciato oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Se ne riparlerà, molto probabilmente, non prima di maggio.

Intanto prosegue la triste conta del Coronavirus: alle 18 di oggi si registrano 3.858 persone contagiati (769 in un giorno), 148 morti (41 nelle ultime 24 ore), 351 intubati in rianimazione e 414 guariti.

In serata il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un messaggio alla nazione in cui si afferma: "Supereremo la condizione di questi giorni anche attraverso la necessaria adozione di misure straordinarie". Il tempo delle foto di gruppo con le scolaresche, cinesi o meno, è finito anche per lui.

Nella foto: Giuseppe Conte

5 marzo 2020