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65 anni del Corpo: Cnsas da Mattarella

Roma - Oltre cinquanta operatori del Soccorso Alpino e Speleologico, guidati dal presidente nazionale del Cnsas, Maurizio Dellantonio, e provenienti da tutta Italia, sono stati ricevuti al Quirinale in occasione dei 65 anni del Corpo.

“Saluto con affetto e stima tutti i membri del Soccorso Alpino e Speleologico - ha detto il presidente della Repubblica, rivolgendosi ai soccorritori presenti - Il Soccorso Alpino incarna appieno i valori del volontariato e della solidarietà, rappresentando ai livelli più alti in nostro Paese". "Voglio ringraziare personalmente tutti gli uomini e le donne del Soccorso Alpino e Speleologico, le loro famiglie e rivolgo anche un pensiero ai caduti in servizio, mentre si adoperavano per aiutare il prossimo in difficoltà”, ha proseguito Mattarella.

“In occasione del 65° anniversario di fondazione del Corpo che ho la responsabilità di rappresentare, - ha detto Dellantonio rivolgendosi al presidente della Repubblica - ritengo sia azione importante ricordare i soccorritori, le loro famiglie, che si sono impegnati e si impegnano ogni giorno, senza soluzione di continuità e con coefficienti di rischio oltremodo marcati, per garantire un pubblico servizio che viene reso in stretta sinergia con il Sistema 118. Un servizio che è strategico quanto fondamentale per il nostro Paese e per le sue comunità, nei luoghi e nelle località più impervie dell’Italia, spesso le più fragili".

Il presidente del Soccorso Alpino ha quindi ricordato il sacrificio personale del personale, "come testimoniano le Medaglie d’Oro al Valor Civile conferite al Cnsas il 26 settembre 1968 e il 26 maggio 1969, la Medaglia d’Oro al Valor Civile del 30 aprile 2010, oltre a quelle conferite ai singoli soccorritori, in vita e alla memoria, e la Medaglia d’Oro della Protezione Civile conferita il 9 novembre 2010”.

L’incontro fra Presidenza della Repubblica e Cnsas è nato anche nel segno dell’anniversario dei 65 anni dalla formazione, formalmente avvenuta il 12 dicembre 1954 per volontà del Consiglio centrale del Club Alpino Italiano, dando avvio a un’organizzazione strutturata a livello nazionale che metteva a sistema quelle forme di aiuto e solidarietà che da sempre erano presenti nelle comunità di montagna. Sessantacinque anni dopo, grazie all’impegno, alla passione e alla dedizione dei componenti del Soccorso Alpino e Speleologico, la pioneristica organizzazione di un tempo è via via cresciuta nella propria istituzionalizzazione, divenendo il punto di riferimento a livello nazionale per il soccorso in montagna, in ambiente ipogeo e, in genere, per il soccorso in ambiente ostile e impervio.

La Repubblica Italiana ha riconosciuto le peculiarità del Soccorso Alpino e Speleologico, affidandogli importanti responsabilità e prerogative. Il Cnsas è una realtà presente su tutto il territorio nazionale. Conta circa 7mila tecnici, donne e uomini che dedicano il loro tempo per essere formati e certificati tecnicamente e per essere sempre pronti ad intervenire – 24 ore su 24, 365 giorni all’anno – dove viene chiesto.

Nel 2018 il numero record di interventi: ma la crescita è costante sin dalla nascita. Più di 9mila sono stati gli interventi di soccorso effettuati solo nel corso del 2018 (esattamente 9554), con il salvataggio e recupero di quasi 9500 persone: operazioni che hanno visto coinvolti nel complesso 40.270 soccorritori. Nella sua storia il Soccorso Alpino ha svolto complessivamente 169.836 missioni di soccorso censite, traendo in salvo o recuperando 186.564 persone, di cui 58.820 illesi che si trovavano in imminente pericolo di vita o in forte difficoltà tecnica, 109.891 feriti con vari codici di gravità, 15.711 persone decedute e ricercando 2.051 persone disperse (dati al 31.12.2018).

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è stato in prima linea in tutte le principali calamità italiane degli ultimi anni. Dal terremoto de L’Aquila al sisma del Centro Italia del 2016 e 2017, passando per la Valanga di Rigopiano o l’attuale attività di questi giorni per il maltempo che flagella parte delle Regioni italiane. In passato il Soccorso Alpino si è distinto in tantissimi contesti di emergenza, nazionale e internazionale, fra cui il disastro del Vajont, le alluvioni in Sardegna, il terremoto in Nepal e tante altre situazioni dove la popolazione civile è stata pesantemente colpita da disastri naturali e artificiali.

18 novembre 2019