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Quel lugubre sabato di sindaco, parroco, pro loco e biblioteca

Ballabio (Balàbi) - Cosa facevano sindaco, parroco, responsabile della biblioteca, volontari della Pro Loco, un noto illustratore manzoniano, amministratori comunali e parecchi cittadini che il pomeriggio di sabato 28 settembre gremivano la baita del parco Grignetta? Partecipavano a una ben lugubre iniziativa, secondo quanto si afferma in un volantino senza firma. Intanto si apprende che gli ignoti volantinatori sono stati denunciati.

Da qualche tempo a Ballabio si registra la diffusione di scritti e volantini anonimi, contenenti addebiti e "sentenze" il cui senso, spesso, sfugge ai più. L'ultimo pare collocarsi in questa linea del surreale: nei foglietti senza firma si sostiene che il Comune di Ballabio avrebbe organizzato una manifestazione in ricordo di rapinatori e saccheggiatori lanzichenecchi, nella prospettiva di celebrare anche l'occupazione nazista: evento a cui hanno preso parte rispettabilissimi personaggi ballabiesi e non solo.

Eclatante l'addebito mosso a quanti, tra cui i cittadini che hanno gremito l'altro sabato la Baita Grignetta, hanno seguito l'incontro storico svoltosi nel 390° anniversario della tragica calata dei Lanzichenecchi e della conseguente pestilenza, per cui il nome di Ballabio figura mei Promessi Sposi. Come è noto, nel corso della manifestazione sindaco e bibliotecaria si sono alternate nella lettura di documenti su quei fatti drammatici e sulle loro terribili conseguenze, mentre un noto fumettista illustrava il suo lavoro manzoniano, e la figura dei lanzichenecchi veniva persino irrisa con una cena, dichiaratamente canzonatoria nei loro confronti, a base di wurstel e crauti.

Per polemizzare sull'evento, dunque, c'è chi agita lo spettro dei lanzichecchi, dei nazisti e, forse, anche quello degli untori, coloro cioè che si dilettavano nel diffondere il contagio della peste. Infatti, gli anonimi oppositori dell'amministrazione comunale, che non devono aver gradito il positivo riscontro ottenuto dalla manifestazione, hanno pensato di offrire una "lettura all'incontrario" dell'iniziativa, tentando di interpretarne a modo loro le finalità sociali e culturali. La sorprendente accusa di ricordare i saccheggiatori lanzichenecchi nonchè gli occupanti nazisti, rivolta alla manifestazione sull'apocalisse del 1629, sembra inserirsi in quella serie di polemiche non proprio lineari sul piano del ragionamento, che ha per bersaglio qualsiasi attività dell'amministrazione comunale: aspetto che spiega la necessità, per gli autori dei volantini, di nascondersi dietro l'anonimato.

In tutto ciò si registra il silenzio degli esponenti della precedente amministrazione comunale che, nonostante la "macchia" di essere stati commissariati dal prefetto, vengono ancora ritenuti possibili candidati delle prossime comunali. Ciò vale appunto per Luigi Pontiggia, Manuela Deon o Luciano Cedro, ma anche per altri personaggi accreditati come prossimi competitori elettorali, tipo Luca Goretti: nessuno è sinora intervenuto per stigmatizzare i volantini.

Eppure, viste le reazioni di fastidio di molti cittadini che si sentono presi per il naso da chi li considera capaci di "bersi" affermazioni talmente esagerate e contorte, queste uscite anonime sembrano aver segnato più di un autogol proprio per la parte politica che, nelle intenzioni, vorrebbero favorire.

Dalla sua pagina fb il sindaco rileva, infatti, che "la diffusione di queste falsità sta ottenendo l'effetto opposto di quanto desiderato: data la palese inconsistenza delle affermazioni e la distorsione o l'ignoranza dei fatti a cui si riferiscono, numerosi concittadini mi hanno personalmente manifestato il proprio disappunto e la noia verso l'autore o gli autori di simili amenità, visto che a ben pochi piace essere ritenuti dei creduloni o delle persone pronte a far proprie le affermazioni di un anonimo sputasentenze". "Tuttavia - conclude Alessandra Consonni -, poichè, in relazione a queste attività compiute da uno o più soggetti anonimi si considerano vari reati e violazioni, e poichè l'ignoranza o, peggio, la malafede non costituiscono attenuanti, è stata presentata denuncia presso la Questura di Lecco".

6 ottobre 2019