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Foibe, a Lecco oltraggio ai martiri Brivio: “Un gesto grave e stupido”

Lecco - Dopo i vandalismi sacrileghi compiuti da satanisti e gli oltraggi alla lapide ai caduti, Lecco doveva subire anche questa offesa: alla vigilia del Giorno del Ricordo, nottetempo, una mano vile ha rimosso e rubato la targa ai martiri delle Foibe, sul lungolago.

ESPANSIONISMO SLAVO. Il 10 febbraio è la giornata in cui si ricorda, per legge, l'olocausto delle popolazioni istriane e giuliano-dalmate, sistematicamente massacrate dai partigiani del maresciallo Tito. Circa 15 mila persone vennero sterminati dall'espansionismo slavo che, a guerra finita, travolse fascisti e antifascisti: uomini, donne e ragazze (molte di queste violentate, torturate e uccise) bambini, trovarono la morte nei lager dei comunisti titini o scaraventati ancora vivi nelle foibe, crateri carsici profondi decine e decine di metri, e lasciati ad agonizzare, gli uni sopra gli altri.

CONDANNA DEL SINDACO. Per tanti anni la memoria di quei martiri innocenti venne negata ed ancora oggi non mancano i simpatizzanti dell'orrore che diffondono sul web giustificazioni storicamente infondate o ingiuriano il ricordo delle Foibe. Senza mezzi termini, invece, la condanna del sindaco di Lecco, Virginio Brivio che esprime "ferma condanna a un gesto grave e stupido".

INDAGA LA DIGOS. Condanna che il primo cittadino ribadirà nel corso della cerimonia congiunta di Comune e Provincia. Alle 18,30, infatti, corteo da piazza Diaz fino a Riva martiri delle Foibe, sul lungolago, dove Brivio e il presidente della Provincia Daniele Nava terranno un discorso. Da Palazzo Bovara, inoltre, si rende noto che la Polizia locale sta già collaborando con la Digos per assicurare alla giustizia gli autori del vandalismo oltraggioso.

Nella foto: cadaveri recuperati dalle foibe.

10 febbraio 2012