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Dimissioni di consiglieri a Lecco: difficile leggerle come un vantaggio

Egregio direttore, non so se definire un vantaggio, o uno svantaggio quando due Consiglieri comunali di maggioranza rassegnano le dimissioni in contemporanea: causa  problemi personali. O quando lo stesso Ernesto Palermo preferì uscire dal gruppo del Pd, ma in coeva, per coerenza nei confronti dei propri elettori, decise determinatamente di entrare da solo nel gruppo misto, pur dando piena fiducia al sindaco.

O quando, lasciando l’assessorato, in una lettera  Moschetti  si disse dispiaciuto per non essere riuscito ad onorare, come avrebbe voluto, questo ruolo e di deludere le aspettative che erano state riposte nelle sue capacità e nella sua collaborazione, proseguendo: "ritengo siano irrimediabilmente venute meno le condizioni soggettive ed oggettive della collaborazione".

È indubbio che dimissioni in qualunque maggioranza che abbia governato in Comune ci sono sempre state, e sempre ci saranno, dipende poi la chiave di lettura e l’interpretazione che ognuno di noi vuole dare all’evento. Naturalmente le minoranze non si faranno perdere la grande occasione per lanciare qualche sasso o masso, staremo a vedere, sulla maggioranza.

Personalmente non me la sento, per ora, di fare analisi o commenti, dico solo: staremo a vedere per il futuro, naturalmente dispiaciuto per la “mancanza” in Consiglio comunale degli amici Enrico e Nives a cui va la mia più profonda stima e affetto. Mi auguro sicuramente da parte dei nuovi eletti una propinqua collaborazione.

Ezio Venturini
(Capogruppo consiliare Italia dei Valori)

8 febbraio 2012