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Il delitto di Suello: al marocchino 5 anni di ospedale psichiatrico

GIUSTIZIA ITALIANA. Lecco - Ha massacrato a coltellate una madre di famiglia, ferendone anche la figlia 19enne di cui si era invaghito. Per quella famiglia distrutta, un marocchino pagherà soltanto con 5 anni di cure: il tribunale di Como lo ha considerato incapace di intendere e volere, assolvendolo dall'imputazione di omicidio e lesioni gravissime.

STRANIERO SCONOSCIUTO. La tragedia accadde il 17 agosto del 2010 a Suello. Intorno alle 14, uno straniero sconosciuto si presentò alle due donne, madre e figlia, in quel momento presenti in una villetta di via Mauri. Poche frasi sconclusionate poi l'uomo, Mohamed Elbouardy, marocchino di 39enne ospite in paese della sorella, si scagliò contro le sue vittime con un coltello che si era portato da casa. Le due donne, Teresa Valsecchi di 50 anni e la figlia, la 19enne Giovanna Dell'Oro, vennero tempestate di coltellate.

LINCIAGGIO MANCATO. Richiamati dalle urla accorsero i vicini di casa e l'assassino rischiò il linciaggio: i carabinieri lo stanarono dalla casa della sorella dove si era barricato. Da quella bestiale aggressione uscì viva la 19enne, invece Teresa Valsecchi, colpita da una quindicina di coltellate al volto e al corpo, morì all'ospedale Manzoni di Lecco alcune settimane dopo. Parlava e ricordava l'accaduto, ma soppraggiunse una complicazione che non le lasciò scampo.

MORTA DI CREPACUORE. Pochi giorni dopo, straziata dal dolore, si spense anche Rosalinda Valsecchi, madre settantenne della signora Teresa, morta di crepacuore per la terribile fine della figlia. Una tragedia che ha segnato per sempre non solo una famiglia, ma l'intero paese. A cui certo non restituisce serenità la sentenza del tribunale di Como, che assolve il marocchino giudicandolo incapace di intendere e volere e lo affida alle cure dell'ospedale psichiatrico per cinque anni.

Nella foto: la via Mauri a Suello, teatro dell'assassinio.

8 febbraio 2012