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La Goletta dei Laghi ci "affonda": il Lario è il più inquinato d'Italia

Lecco - Il Lario è il più inquinato: l'odissea in acqua dolce della Goletta dei laghi si è conclusa con l'attribuzione di un riconoscimento ben poco invidiabile alle due sponde del Lago di Como.

SITUAZIONE INACCETTABILE. La ricognizione di Legambiente, che ha interessato i maggiori laghi della Penisola (10 in 6 regioni), conferma la inaccettabile situazione delle sponde comasche e lecchesi. A causare lo scempio degli specchi d'acqua sono infatti gli scarichi di aree urbanizzate e industriali. Un malcostume, peraltro, diffuso a livello nazionale visto che sono gli scarichi di 18 milioni gli italiani, ovvero il 30% della popolazione, a finire in fiumi e laghi senza depurazioni.

GARA CASALINGA. Il poco invidiabile primato, come detto, spetta al Lago di Como: qui sono stati rilevati ben 12 punti critici, in media uno ogni 14km di costa, dove si riscontrano livelli di batteri fecali anche superiori al doppio dei limiti di legge. E nella gara casalinga del peggiore, è il Lecchese a strappare il titolo ai coinquilini comaschi. Dei 12 "punti neri" lariani, ben 7 appartengono a questo ramo del lago.

I "PUNTI NERI". Fortemente inquinati, stando all'indagine della Goletta dei laghi, sono la foce del Pioverna a Bellano, quell'Adda e il torrente Inganna a Colico, il campione prelevato nei pressi della spiaggia del depuratore di Dorio, la foce del MerIa a Mandello del Lario, il campione prelevato nei pressi del parco comunale in zona Malpensata di Garlate e la foce dell'Esino a Perledo. Sul versante comasco, si evince dalla relazione di Legambiente, sono 4 i punti fortemente inquinati: la foce dei torrente Senagra a Menaggio, Telo ad Argegno, la foce del torrente nei pressi della spiaggia libera della località Bagnana del comune di Lezzeno e la foce del torrente Sorico nel comune omonimo. Risulta inquinato il campione prelevato a Como nei pressi del Tempio Voltiano.

27 luglio 2011