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Spacciatore marocchino si finge meccanico: tradito dal manicure

Rogeno (Rògen) - Il manicure, la cura professionale delle mani, ha tradito uno spacciatore marocchino: per giustificare soldi sospetti aveva raccontato trattarsi del frutto del suo lavoro di meccanico, ma i poliziotti hanno notato che le sue unghie e le sue mani erano troppo perfette per essere quelle di un operaio.

L'episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri, mercoledi 13 febbraio. In azione personale della Polizia di Stato - Squadra Mobile di Lecco insieme a 3 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia di Milano, coordinati dal commissario capo dottor Danilo Di Laura.

I poliziotti, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, hanno effettuato un controllo in un locale di Rogeno, in quanto erano giunte alcune segnalazioni circa la presenza di spacciatori di droga. All’interno del bar gli agenti hanno individuato un ragazzo, poi identificato per S. M., marocchino classe 1989, il quale è risultato in possesso di 110 euro che riferiva essere il frutto dei risparmi del lavoro di meccanico svolto in Germania.

La giustificazione è apparsa subito inverosimile ai poliziotti, ai quali non è sfuggita la perfetta cura delle mani dell'immigrato, del tutto incompatibile con attività manuale di quel tipo. Il marocchino aveva escogitato anche un metodo ingegnoso per nascondere le palline di cocaina, occultandole in un involucro di cellophane sotto la scarpa, ma uno degli agenti se n'è accorto. Nella successiva perquisizione personale, i poliziotti hanno trovato addosso allo straniero un sacchetto di cellophane contenente sostanza in cristalli che, all'esame della Scientifica, è risultata essere Mdma, ovvero Ecstasy, una droga dagli effetti molto pesanti per gli assuntori abituali.

L'immigrato, vistosi scoperto, ha ammesso ai poliziotti le sue responsabilità ed è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella mattinata odierna ha avuto luogo presso il Tribunale di Lecco il processo direttissimo, dove l’arresto è stato convalidato, con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, in attesa dell’udienza che si terrà all’inizio di marzo.

Nella foto:  il commissario capo Danilo Di Laura.

14 febbraio 2019