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La Regione boccia i Comuni che fanno lavorare i richiedenti asilo

Lecco (Lècch) - Fare ricorso ai richiedenti asilo per attività di competenza dei Comuni quali la manutenzione del verde pubblico, penalizza il mercato del lavoro padano: lo sancisce una mozione della Lega approvata nel Consiglio regionale della Lombardia.

La mozione, prima firmataria la consigliera leghista Federica Epis, sottolinea specialmente la concorrenza causata alle aziende florovivaistiche dalle scelte filo-immigrazioniste compiute da alcuni Comuni che stabiliscono convenzioni con le cooperative che ospitano sedicenti profughi.

Il documento approvato in Consiglio regionale prevede un premio per gli enti locali che ricorrono a manutentori professionisti del verde pubblico e impegna la giunta ad attivarsi perchè venga verificato il possesso delle necessarie ed apposite qualifiche professionali e dei requisiti previdenziali ed assicurativi degli asilanti adibiti a queste attività per conto di alcuni Comuni. In aula è insorto il Pd, con una contro-mozione sottoscritta anche dal consigliere regionale lecchese Raffaele Straniero, bocciata dall'aula.

"Questa mozione della Lega - afferma - va a costituire un ulteriore tassello nella strategia leghista di demonizzazione dei profughi. Mi sembra chiaro perciò quale sia l’obiettivo della strategia leghista: rendere insopportabile la presenza sul territorio dei richiedenti asilo, impedendo loro anche di rendersi utili per la collettività". Una strategia, soprattutto, che colpisce la strategia contrapposta dei Comuni piddini: far apparire una risorsa, agli occhi della pubblica opinione, la presenza degli asilanti.

Nella foto: manifestazione di profughi per le vie di Esino Lario.

8 novembre 2018