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L'evento / Ai lecchesi verrà presto restituita la messa dei nostri padri

Lecco – La messa in latino liturgico e col celebrante “versus Deum” (rivolto al tabernacolo) tornerà ai lecchesi. E' questo l'esito dell'incontro fra mons. Luigi Manganini e Alessandra Consonni, svoltosi alla Curia di Milano, in piazza Duomo. La presidente lecchese dell'associazione Donne Padane era stata contattata da alcune persone legate al rito antico, che le hanno chiesto di rappresentarle quale “ambasciatrice” presso le autorità ecclesiastiche.

RISPOSTA POSITIVA. Primo passo, una lettera (vedi sotto) all'arciprete della Basilica di San Nicolò. Tramite mons. Franco Cecchin, Alessandra Consonni è, così, stata ricevuta dall'arciprete del Duomo di Milano, incaricato dell'arcivescovo per le questioni liturgiche, e ha fatto valere la rivendicazione lecchese. Alla fine del colloquio la risposta positiva: la messa della tradizione tornerà a Lecco, a patto che ne faccia domanda un consistente gruppo di fedeli. I lecchesi che condividono la richiesta di riaverein città la  liturgia dei loro padri, possono comunicare il sostegno all'iniziativa a questo indirizzo: alessandra.consonni@tin.it

LETTERA. Di seguito il testo della lettera inviata da Consonni al prevosto di Lecco.

M.R. Mons. Franco Cecchin, premesso che dalla morte del M.R. padre Pietro Locati (missionario del Pime che celebrava nella cappella minore del suo istituto) non viene più officiata a Lecco la S. Messa tradizionale detta di S. Pio V, le inoltro formale richiesta di aderenti alla mia Associazione e altri cittadini lecchesi affinchè anche a Lecco, come altrove nei capoluoghi lombardi, venga celebrata codesta liturgia antica (indifferentemente in rito ambrosiano o romano) nelle Domeniche e nelle altre feste comandate.

Resto in attesa di conoscere l'orario di detta celebrazione e l'ubicazione del luogo sacro con altare che consenta l'officio verso il Signore, allo scopo di darne adeguata notizia alle persone interessate e agli organi d'informazione. La ringrazio per come Lei vorrà provvedere, in ottemperanza a quanto disposto dal Santo Padre, allo scopo di sanare la grave lacuna che, negli ultimi tempi, ha privato la nostra città della liturgia che tanto edificò l'esistenza cristiana nostra e dei nostri padri.

Con i più rispettosi saluti, dott.ssa Alessandra Consonni

13 luglio 2011