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Prodi e Ravasi che c'azzeccano col Vangelo? Questo è solo invasionismo

Lecco (Lècch) - Approvo pienamente la bocciatura del card. Ravasi fatta dai cattolici di Christi fideles Lecco e vorrei che il Corriere di Lecco ripubblicasse la bella risposta al signor presidente del Pontificio Consiglio della Cultura (!?) invasionista. La vorrei rileggere anche perchè la dedico a quell'altro campione di cristianesimo che è Romano Prodi, sceso in campo per difendere le storpiature evangeliche del Ravasi. Che non sono cultura, nè religione, ma ideologia invasionista.

Cordiali saluti

P. C.

Egregio lettore,

nessuna difficoltà a ripubblicare la presa di posizione a cui lei si riferisce. Di seguito, la parte, a nostro avviso, più significativa.

Cordialità

Gianfranco Ravasi interviene sulla vicenda della Nave Aquarius brandendo come un'anatema  il "ero straniero e non mi avete accolto". Un biblista del suoi calibro dovrebbe saper contestualizzare quella frase che tratta dell'ospitalità verso il pellegrino, considerato un sacro dovere tra gli antichi. Ai viandanti veniva offerto pane, protezione, un tetto per la notte ma poi riprendevano il cammino per tornare a casa propria. Aiutare il forestiero che, metaforicamente, rimane all'addiaccio, non significa adottare lo straniero.

Rivolgere ai cosiddetti migranti la prescrizione rivolta ai pellegrini oggi significa portarceli in casa nostra e, col tempo, farci da parte, perché il numero di quelli che potrebbero e vorrebbero venire qui, e comunque ne avrebbero diritto in questa logica demenziale, è certamente ingente. Da nessuna parte i testi sacri sostengono una simile assurdità, perchè Dio non chiede il masochismo, ma una carità che comincia da sè stessi e non va contro gli Stati e le persone, tantomeno contro la religione.

17 giugno 2018