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Immigrati, critiche cattoliche a Ravasi: "Stravolge il Vangelo"

Lecco (Lècch) - L'associazione Christi Fideles Lecco contro il card. Ravasi, accusato di "portare acqua al progetto mondialista di demolizione della Cristianità tramite l'invasione migratoria".

"Veramente - si legge sulla pagina facebook dei cattolici lecchesi - c'è da rimanere di sasso che il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura stravolga il Vangelo ad uso della demagogia politica". Di seguito la presa di posizione di Christi Fideles.

Gianfranco Ravasi interviene sulla vicenda della Nave Aquarius brandendo come un'anatema  il "ero straniero e non mi avete accolto". Un biblista del suoi calibro dovrebbe saper contestualizzare quella frase che tratta dell'ospitalità verso il pellegrino, considerato un sacro dovere tra gli antichi. Ai viandanti veniva offerto pane, protezione, un tetto per la notte ma poi riprendevano il cammino per tornare a casa propria. Aiutare il forestiero che, metaforicamente, rimane all'addiaccio, non significa adottare lo straniero.

Rivolgere ai cosiddetti migranti la prescrizione rivolta ai pellegrini oggi significa portarceli in casa nostra e, col tempo, farci da parte, perché il numero di quelli che potrebbero e vorrebbero venire qui, e comunque ne avrebbero diritto in questa logica demenziale, è certamente ingente.

Da nessuna parte i testi sacri sostengono una simile assurdità, perchè Dio non chiede il masochismo, ma una carità che comincia da sè stessi e non va contro gli Stati e le persone, tantomeno contro la religione. Oggi i buoni cristiani hanno il modo di sovvenire le popolazioni del terzo mondo, invece di deportarle da noi per sfruttarle economicamente o ideologicamente cancellando al tempo stesso la Cristianità: occorre aiutarli a casa loro, dove milioni di bambini muoiono di fame e dove, per salvarne tantissimi, basterebbe un poco di ciò che qui si spreca coi rifugiati, considerato che le valute occidentali in quei paesi hanno un potere d'acquisto enorme.

Quanto agli stranieri, di razza, costumi e religione diversa, la Bibbia spesso insegna in certi casi a vederli come un pericolo, a causa della nostra imprudenza, come nelle lamentazioni del profeta Geremia: "Ricordati, Signore, di quanto ci è accaduto, guarda e considera il nostro obbrobrio. La nostra eredità è passata a stranieri, le nostre case a estranei".

Nella foto: profughi protestano per le vie di Esino Lario.

13 giugno 2018