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In chiesa a Lecco coro di asilanti: vuole un mondo senza religione

Lecco (Lècch) - Il coro di asilanti del Cas Ferrhotel (luogo recentemente salito alla ribalta delle cronache per la clamorosa operazione anti droga che ha portato alla denuncia di ben 33 richiedenti asilo che spacciavano droga ai ragazzini delle scuole) canterà alla chiesa di Bonacina in occasione della Epifania.

Il coro, che si chiama Arca Voice ed è diretto da Luigi Sabatti presenterà, nella chiesa di via Galilei a Lecco, la propria "performance" intitolata "La voce non ha colore, canti multietnici e multireligiosi".

Già è abbastanza sorprendente che echeggino canti a svariate divinità in una chiesa che, definendosi cristiana, dovrebbe conoscere ciò che Gesù Cristo ha insegnato ai suoi: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato"(Marco 16.15-16).

Ma a Lecco la sorpresa va oltre, perchè ad esibirsi nella chiesa di Bonacina, in canti "multireligiosi", sarà un gruppo che, in realtà... sogna l'estinzione delle religioni. Infatti, recentemente Clelia Paratore, responsabile della struttura gestita dalla Fondazione Progetto Arca, ha pubblicamente dichiarato che la filosofia del coro Arca Voice si ispira alle parole di "Imagine" di Jonh Lennon, quelle che proclamano "Immagina che non ci sia alcuna nazione... e anche nessuna religione".

Una presa di distanza dalla religione, per quanto riguarda la fede mussulmana, potrebbe anche essere mediata dalla taqiyya, la facoltà, a volte raccomandata, di nascondere o addirittura rinnegare esteriormente il proprio credo davanti agli "infedeli". Ma qualche problema di "ortodossia" dovrebbe porsi per i cattolici della parrocchia di Bonacina.

2 gennaio 2018