Invia articolo Stampa articolo
Torre de' Busi se ne va. Arrigoni: "Felice"

Lecco (Lècch) – “Sono davvero felice che si giunga oggi al coronamento di questo percorso che ho condiviso dall’inizio, fin dalla deliberazione all’unanimità del consiglio comunale di Torre de’ Busi nel luglio del 2016, oltre che soddisfatto per essere stato il primo firmatario del Disegno di Legge presentato e approvato in Senato in tempi record e successivamente approvato anche alla Camera in “zona Cesarini” lo scorso 22 dicembre”.

Così è intervenuto il senatore lecchese della Lega Paolo Arrigoni durante le celebrazioni per l’ingresso del Comune di Torre de’ Busi nella comunità Bergamasca che si sono svolte nella serata di giovedì, presso il Palazzo della Provincia di Bergamo, alla presenza di numerosi esponenti delle istituzioni ma soprattutto del sindaco Eleonora Ninkovic e di alcuni membri della sua amministrazione.

“Voglio sottolineare – ha continuato il senatore Arrigoni - come il Disegno di Legge sia stato sottoscritto da molti senatori lombardi in modo trasversale, ma devo fare un ringraziamento particolare al senatore Roberto Calderoli che ha garantito un iter celere in Commissione Affari Costituzionali del Senato e all’onorevole del Carroccio Christian Invernizzi, vice presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, che ha assicurato che anche a Montecitorio i lavori non venissero bloccati”.

“Non sono mancate le ostilità in casa lecchese da parte di alcune figure politiche, prematuramente impegnate a immaginare possibili scenari di aree vaste poi scongiurati dal Referendum del 4 dicembre 2016. Per me la cosa più importante era garantire il rispetto della volontà popolare e una scelta di libertà fatta dai cittadini e sostenuta dai comitati: quella di tornare con Bergamo, cancellando la decisione presa 25 anni fa da una politica sorda che aveva agito dall’alto”.

“Vedo molto positivamente l’azione dei comitati – ha concluso l’ex sindaco di Calolziocorte -  e qualora ci dovessero essere futuri riassetti istituzionali delle province non farò mancare il mio supporto affinché anche l’alta Valle San Martino possa ricongiungersi con la Provincia di Bergamo con cui ha condiviso secoli di storia.”

13 gennaio 2018