Cpi Lecco: "No al sociale privatizzato"
Lecco (Lècch) – "Bene l’idea di affidare la gestione dei servizi sociali a un’unica società, male che questa società sia a maggioranza privata": CasaPound Italia Lecco interviene sulla decisione dei Comuni dell’Ambito distrettuale della provincia, sottolineandone criticità e debolezze in modo da contribuire a una riflessione più approfondita su una questione che ha ricadute dirette sui cittadini.
"L'idea di accentrare tutto in un'unica società – si legge in una nota di Cpi Lecco - ha sicuramente valore sia per la morfologia del territorio lecchese sia per rendere più efficiente e omogeneo un servizio essenziale per i cittadini, ma affidare la maggioranza a un socio privato impedirebbe ai Comuni di indirizzare le scelte di gestione all’interno della società. Insomma, avvierebbe i servizi sociali verso una privatizzazione de facto".
"Inoltre – prosegue il movimento - questo assetto societario, di fatto, annullerebbe o quasi anche la funzione di programmazione che formalmente resta in carico all’Ambito distrettuale: gli enti locali nella fase operativa non sarebbero in grado di incidere sulle decisioni effettive". "Ci auguriamo - conclude Cpi Lecco - che il confronto in atto tra i vari enti coinvolti tenga nel giusto conto queste criticità, indirizzando le scelte in modo da garantire alla popolazione uguali opportunità nell’accesso e nella fruizione dei servizi sociali".
9 novembre 2017