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Ius soli, il no dei cristiani lecchesi "Francesco impari dal card. Biffi"

Lecco (Lècch) - I cattolici di Christi fideles Lecco non nutrono alcun dubbio su chi, in materia di immigrazione, sia più affidabile tra la dotta teologia del compianto cardinale Giacomo Biffi e le personalissime sentenze di papa Francesco.

L'INSEGNAMENTO. Mentre imperversa la propaganda per lo ius soli, ossia la concessione facile e immediata della cittadinanza italiana per il solo fatto di venire al mondo sul suolo del Belpaese, il gruppo di cattolici lecchesi rinverdisce l'insegnamento del compianto arcivescovo di Bologna.

INTELLIGENTE. Il volto bonario e intelligente del cardinale Giacomo Biffi campeggia sulla pagina social di Cf accanto al titolo eloquente: "I veri cristiani dicono: no ius soli". Poi l'insegnamento del cardinale in materia di stranieri: "L'Italia non è una landa deserta o semidisabitata, senza storia, senza tradizioni vive e vitali, senza una inconfondibile fisionomia culturale e spirituale, da popolare indiscriminatamente come non vi fosse un patrimonio di civiltà che non deve andare perduto".

INDISCRIMINATO. Insomma, la risposta a Bergoglio, il quale sostiene che "Gesù stesso ci impone di accogliere tutti" (ripetendo una frase del Vangelo che, realtà, si riferisce all'ospitalità ai pellegrini) è più o meno questa: "Davvero Gesù ci chiede di cancellare la nostra civiltà, e con essa la religione cattolica, di minare la nostra sicurezza, di disperdere il sangue e il sudore sparsi dai nostri avi, agevolando l'indiscriminato insediamento di estranei sul nostro suolo?".

11 ottobre 2017