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Nč multe, nč incidenti per i botti: ordinanza rispettata dai lecchesi

Lecco - Tra obbedienti e disobbedienti a Capodanno hanno vinto i primi (e la sicurezza di tutti): l'ordinanza comunale anti-botti è stata rispettata nel capoluogo al 100%, come afferma con grande soddisfazione Franco Morizio, comandante della Polizia locale.

CAPODANNO COMUNALE. Qualche festaiolo "vecchia maniera" ha comunque fatto sentire la sua voce: nella notte del coprifuoco, petardi sono esplosi nei rioni e anche sul Lungolario. Nella zona pedonale, invece, il fracasso è stato esclusivo monopolio della piccola folla che ha ripiegato sul Capodanno in piazza organizzato dal Comune con tanto di sindaco. Bilancio della festa: nè morti nè feriti, e nessuna sanzione per i botti.

SOLO IN PRIVATO. "Attenzione - sottolinea Morizio -, l'ordinanza proibiva petardi e giochi pirotecnici in luogo pubblico, ma niente ha impedito di farli esplodere in giardini e cortili privati". Si spiegano soprattutto così i rumori di botti, non molti in verità, uditi alla mezzanotte. La gente si è adeguata alle disposizioni comunali, peraltro emanate all'ultimo momento. "Diversi cittadini - spiega il comandante - che avevano già acquistato i botti si sono rivolti a noi per avere delucidazioni. Sabato pomeriggio il sindaco ci ha girato una decina di mail a cui abbiamo risposto".

CONTROLLI A RAFFICA. Ordinanza o meno, la Polizia locale aveva fatto scattare la sua "operazione Capodanno" già dalla metà di dicembre. "In questo periodo - continua Franco Morizio - abbiamo controllato 120 bancarelle al mercato della Piccola, altri 31 controlli sono stati eseguiti al mercato straordinario di viale Dante e, a sopresa, abbiamo ispezionato 11 negozi abilitati alla vendita dei giochi pirotecnici in centro. Tutto è risultato in regola". Se Lecco non ha dato il suo contributo alla lunga lista delle disgrazie di Capodanno è perchè tutti i componenti della "filiera pirotecnica" hanno fatto la loro parte comportandosi in maniera civile e responsabile.

2 gennaio 2012