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Dopo 9 anni lago di Como fuori dalla gabbia: rimosse le paratie

Lecco (Lècch) - Dopo 9 lunghi anni i comaschi e i turisti hanno vinto: nello scorso fine settimana il lungolago di Como è stato liberato dalle paratie che l’hanno tenuto in gabbia a causa di un cantiere che doveva durare meno di 3 anni. La passeggiata ora è fruibile quasi completamente (due porzioni resteranno inaccessibili a causa della struttura del cantiere).

MOBILITAZIONE. Grazie alla campagna #rivogliamoilnostrolago lanciata dal quotidiano La Provincia con una doppia mobilitazione (la consegna a Palazzo Chigi di 60.208 cartoline nel 2016 e l’affissione di migliaia di lucchetti, la scorsa primavera, lungo tutta l’area del cantiere), venerdì 29 giugno le recinzioni sono state eliminate.

DETERMINANTE. La Regione Lombardia, infatti, a seguito delle richieste arrivate dalla cittadinanza, si è attivata per rimuovere le orribili barriere e sistemare la pavimentazione, in attesa della ripresa dei lavori per le opere anti-esondazione il cui cantiere non partirà prima del prossimo anno e durerà al massimo per due anni. Determinante, per l’eliminazione delle grate, è stato l’intervento dei cittadini che hanno chiesto a gran voce lo sbocco della situazione.

IL PROGETTO. La vicenda delle paratie inizia nel 1995 quando la giunta comunale di Como approva il primo progetto per la costruzione delle paratie anti-esondazione sul lungolago. L’ultimo capitolo è della scorsa primavera, quando la Regione Lombardia apre un bando per lavori di manutenzione e sistemazione provvisoria della passeggiata. Per completare l’opera serviranno un nuovo progetto e un nuovo appalto. Il cantiere dovrebbe ripartire nel 2018, ma il presidente della Regione garantisce che il lago non sarà più oscurato.

3 luglio 2017