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Lecco vuole diventare decorosa: “fuorilegge” sciattoni e accattoni

Lecco (Lècch) - Tempi duri a Lecco per sciattoni e accattoni: chiedere l'elemosina, bivaccare, sbevazzare, mangiare per strada diventa proibito. Un giro di vite con tanto di “ordinanza contingibile e urgente in materia di tutela della vivibilità urbana e decoro del centro abitato” firmata oggi da Virginio Brivio.

CONTRASTO. «Con questa ordinanza – spiega il sindaco di Lecco – vogliamo dare un chiaro segnale di attenzione e vicinanza ai cittadini, ma soprattutto di contrasto a chi si rende responsabile di azioni che producono percezione di insicurezza e che intaccano il decoro della nostra città».

I GRUPPI. In particolare, spiegano da Palazzo Bovara, sono stati spesso segnalati e rilevati dagli organi di Polizia casi di gruppi che si ritrovano in vicolo San Giacomo, nell’area adiacente alla Biblioteca comunale e nell’area del Vallo delle Mura, nei passaggi pedonali da piazza Affari a via Tommaso Grossi fino all’area di via Cornelio (ex Tribunale), in vicolo Centrone, nel sottopasso della stazione ferroviaria che collega piazza Lega Lombarda e via Balicco. Queste persone, sottolineano dal Municipio,"bivaccano, consumano alimenti e bevande sul suolo comunale e creano difficoltà legate alla libera fruizione degli spazi pubblici, spesso disseminando rifiuti, intaccando il decoro e la vivibilità urbana".

IMPORTUNI. Sotto controllo pure i raggruppamenti di persone, anche senza fissa dimora, dedite al consumo di alcol e che spesso importunano i passanti generando percezione di insicurezza tra i cittadini. Infine, l’ordinanza verrà applicata nei confronti di varie forme di accattonaggio e mendicità molesta e di responsabili di atti vandalici. L’obiettivo dell’ordinanza è rendere più sicuri i luoghi pubblici frequentati da residenti e turisti e più decorosa la città.

IL DECRETO. Le nuove misure contenute nel “Decreto Minniti” (Decreto Legge 20/2/2017 n.14 convertito nella legge 18/4/2017 n.48) consentono, infatti, ai sindaci di adottare ordinanze contingibili e urgenti, anche in deroga alle norme vigenti, “quali rappresentanti della comunità locale, in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado dell’ambiente e del territorio comunale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana”. «Tutto ciò - premette Brivio - fermo restando che continueremo a lavorare con la nostra rete dei servizi in un’ottica di prevenzione e attenzione verso quei soggetti che hanno bisogno di assistenza e di reinserimento sociale. I due aspetti devono andare di pari passo».

27 giugno 2017