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Palazzo delle Paure? A far rizzare i capelli è il conto dell'elettricista

Lecco - 600 milioni di lire per impianti vari e illuminazione del Palazzo delle Paure. Cinzia Bettega, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio comunale di Lecco, snocciola cifre che fanno rizzare i capelli.

CIFRA DA CAPOGIRO. "In Consiglio comunale - spiega Bettega - la giunta Brivio ha chiesto ulteriori 53mila euro per l'illuminazione del Palazzo delle Paure. Peccato che, in precedenza, ne avesse già stanziati 253mila per le spese di elettricità con annessi e connessi". In tutto, la cifra da capogiro di 306mila euro: verrebbe da pensare a certe luminarie in platino e diamanti da califfato arabo. "Non è che tutto vada in lampade e lampadine - precisa la consigliera -, nel prezzo ci sono, ad esempio, anche gli allarmi. Con una simile dotazione, però, il Palazzo delle Paure diventerà più sicuro di Fort Knox...".

URBAN CENTER. La domanda che si pone, soprattutto in tempi di ristrettezze economiche, è questa: il gioco vale, è il caso di dirlo, la candela? Al momento le destinazioni conosciute dell'edificio - il cui recupero, peraltro, era stato fortemente voluto dai precedenti sindaci leghisti - sono il museo della montagna e il progetto dell'Urban Center, una struttura di informazioni che verrà gestita dall'associazione lecchese Libere professioni.Anche perchè non si colgono i frutti di tanto impegno economico.

PRONTO DA TEMPO. "Il Palazzo delle Identità Culturali noto come Palazzo delle Paure è pronto da tempo - sottolinea Cinzia Bettega - ma per i lecchesi è ancora chiuso e  quando aprirà non si sa. L’anno scorso durante il Consiglio Comunale del 13 settembre i consiglieri si sono trovati davanti alla richiesta di ratificare una delibera di giunta, del 13 agosto 2010!, che prevedeva ulteriori 180.000,00 euro per il I e II piano del Palazzo (per un totale di 265.00,00 euro )". Quei soldi  continua la capogruppo, "servivano per l’illuminazione, l'allestimento e l’arredamento. al più presto per aprire entro qualche mese, fine 2010 o inizio 2011 quella parte del Palazzo dove è previsto spazio museale ed espositivo". Una attesa vana, nonostante gli esborsi di denaro pubblico.

NESSUN ACCENNO. "L’idea di restituire il Palazzo il più presto possibile alla città e alla fruizione del pubblico e dei cittadini è rimasta solo un'idea - rileva l'esponente del Carroccio - perché i mesi sono passati ma non solo il Palazzo non è stato aperto nemmeno parzialmente ma durante l’ultimo consiglio del 18 Luglio sono stati chiesti ulteriori 55.000 euro per arredi e allestimenti. Questa volta però nessun accenno a quando il Palazzo aprirà".

LA DICERIA. E, tra i più maliziosi, circola una voce. Il sindaco non avrebbe particolarmente fretta: nei suoi progetti ci sarebbe l'inaugurazione del Palazzo in una data che comporta il massimo della partecipazione. Circostanza che, in termini politici, garantisce anche una utile propaganda per chi mena le danze. Quale opportunità migliore, dunque, di quella di far coincidere il taglio del nastro con la canonica e affollata festa cittadina del 6 dicembre?

21 luglio 2011