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Prete lecchese invoca killer per Trump, ma il card. Scola sta zitto

Dolzago (Dulzàgh) - Un prete lecchese invoca un killer per il neo presidente degli Usa. Don Giorgio De Capitani, che celebra la messa domenicale delle 18 a Dolzago, non è nuovo a queste sortite: in passato aveva pregato perchè a Silvio Berlusconi venisse un ictus. E i cattolici di Christi Fideles Lecco accusano il cardinale Scola di inerzia.

FARLO FUORI. «Trump è un’altra cosa: è un gran bastardo che è uscito dal nulla o meglio da un mondo fatto di soldi e di p... (nostra censura, ndr)». E quindi: «Non ci sarebbe nessuno disposto a farlo fuori fisicamente?». Questo l'allucinato appello che don De Capitani lancia dal suo sito.

ROSO DAI VERMI. «Ho sempre sostenuto e tuttora sostengo - scrive il prete di Dolzago - che i criminali vanno uccisi fisicamente, oltre che politicamente. Hitler andava ucciso prima che combinasse ciò che ha combinato, per Berlusconi doveva intervenire direttamente il Padre Eterno e renderlo disteso su un letto, roso dai vermi fino alla morte, per Salvini e Grillo basterebbe  una pedata nel culo e buttarli nel mare, dove ci sono i pescecani. Per Trump non ci sarebbe nessuno disposto a farlo fuori fisicamente? Chi?».

LA MESSA. Ma le invettive di questo prete, che pure vanta infervorati seguaci, non possono essere liquidate come il delirio di un folle, visto che don De Capitani è stato ufficialmente assegnato dall'arcivescovo di Milano, cardinale Scola, alla parrocchia di Dolzago dove ogni Domenica celebra la messa. Così Christi Fideles Lecco chiama in causa Angelo Scola: «L'arcivescovo di Milano, la pensa come questo squinternato cattocomunista? In caso contrario, perchè permette questa vergogna?». Al momento, da piazza Fontana a Milano tutto tace.

Nella foto: visita lecchese del card. Scola.

LINK. Parrocchia di Dolzago “punita”: Scola le sbologna don Giorgio

12 novembre 2016