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Siulp Lecco: «Accoglienza fuori controllo, arrivano delinquenti»

Lecco (Lècch) - Dopo il Coisp anche il Siulp, sindacato di Polizia orientato a sinistra, interviene con una severa presa di posizione sulla «accoglienza fiuori controllo», all'origine del ferimento dell'agente della questura di Lecco straziatodall'auto di uno spacciatore marocchino. «Da noi - denuncia il Siulp - arrivano delinquenti da ogni parte del mondo».

EFFERATO EPISODIO. «Sono giorni difficili per tutti noi, si lavora con il pensiero rivolto al nostro caro collega Sebastiano Pettinato, in coma presso la terapia intensiva dell’ospedale di Como, vittima di un terribile ed efferato episodio criminale, provocato da un marocchino che deliberatamente e volontariamente lo ha investito per sottrarsi all’arresto», premette la nota a firma di Antonio Verbicaro e Mario Scinetti, rispettivamente segretario regionale e segretario provinciale Siulp. 

DRAMMA CHE SI RIPETE. «Il nostro abbraccio - prosegue - va alla famiglia di Sebastiano, una famiglia che con grande coraggio sta affrontando, senza mai allontanarsi dall’anticamera della rianimazione, questi giorni difficili. Un dramma che purtroppo si ripete e richiede riflessione. Il nostro è un paese meraviglioso dove l’assistenza, la solidarietà, la generosità rappresentano un grande valore. Questa disponibilità però, se non gestita con regole efficaci e certe, rischia di trasformarsi esattamente nell’opposto».

FALSA LIBERTA'. «Se le cose non cambiano il paese, purtroppo, si dirige verso l’ingestibilità: un groviglio di leggi di difficile applicazione che non tutelano nessuno, né gli operatori di polizia né i cittadini (traditi da una falsa idea di libertà, non usufruibile nemmeno tra le mura di casa); un sistema di diffusa impunità che attrae delinquenti da ogni parte del mondo (qualcuno ha definito l’Italia “il ventre molle dell’Europa”); un sistema di accoglienza di cui abbiamo perso il controllo e che crea continuamente sacche di degrado ed altera i rapporti di civile convivenza. Premesso questo, riteniamo che Sebastiano sia l’ennesima vittima di questo malfunzionante sistema».

NEMMENO UN MESSAGGIO. La sicurezza dei cittadini e quella dei nostri colleghi è una delle primarie preoccupazioni del Siulp ed in una fase, come quella che stiamo attraversando, auspichiamo che il tragico incidente occorso a Sebastiano possa indurre i nostri infaticabili governanti (che non si sono scomodati nemmeno per inviare un messaggio di vicinanza ai familiari del collega) a trovare il punto di equilibrio tra bisogno di sicurezza e tutela delle libertà.

7 ottobre 2016