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Congiuntura lecchese: industria ferma, fallimenti e Cig alle stelle

Lecco (Lècch) - Dati contrastanti dall'analisi congiunturale del 1° trimestre 2016 eseguita dall'Ufficio studi della Camera di commercio di Lecco. Drammatico il dato dei fallimenti, sempre negativo il saldo tra imprese nate e cessate. Si registra una certa ripresa dell'artigianato, mentre la produzione industriale è in calo. Alle stelle la Cig.

FALLIMENTI IN CRESCITA. Fallimenti in aumento in Lecchese: nei primi tre mesi del 2016 sono stati 18, +28,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un incremento in netta controtendenza, mentre il trend regionale e nazionale fa registrare una diminuzione (Lombardia -9%; Italia -5,3%). Si riducono però i protesti (-35,3%).

TANTE CESSAZIONI. Nel 1° trimestre 2016, inoltre, si conferma ampiamente negativo il saldo tra imprese nate (487) e cessate (622): -135 unità. Il numero delle imprese attive si è attestato a 23.684. Segnali di fiducia arrivano dal comparto artigiano, che continua a crescere realizzando la miglior performance tra tutte le province lombarde (+3,4% tendenziale ; la media regionale si è attestata a +0,7%). Viceversa, rallenta la produzione del comparto industriale (- 0,8% contro il +1,3% della Lombardia).

LA CIG ALLE STELLE. Aumentano notevolmente le ore di Cassa integrazione guadagni in deroga (+674,9%, da circa 20.800 ore autorizzate a oltre 161.000; in Lombardia +121,5%; in Italia +33,7%) mentre diminuiscono (-53%) le ore di cassa straordinaria. Secondo il presidente della Camera di Commercio di Lecco, Daniele Riva, «proprio il settore artigiano può cogliere le opportunità delle nuove tecnologie, a condizione che l’innovazione sia congiunta con la tradizione e porti a valorizzare l’unicità dei prodotti grazie al know-how, alle competenze, al saper fare».

13 maggio 2016