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Scuole chiuse a Lecco: davanti ai cittadini il Pd “cade dalle nuvole”

Lecco (Lècch) - Io non c'ero e se c'ero dormivo: gli esponenti del Pd hanno risposto così ai circa 150 cittadini di Chiuso che, sabato sera, chiedevano conto della politica di desertificazione dei rioni lecchesi. In scena lo scaricabarile sull'assessore Rizzolino della giunta di Virginio Brivio, sino al dissenso verso le scelte che indurranno i residenti a cambiare aria, regalando a Lecco una periferia dormitorio popolata da immigrati.

VITALI. Tappa decisiva, nel "tabula rasa" rionale, è l'eliminazione delle strutture pubbliche che, come le scuole, rappresentano organi vitali delle comunità: un attacco che si sta verificando in diverse zone cittadine. In difesa della scuola primaria Torri Tarelli è sceso in campo il Comitato di Chiuso che ha organizzato un affollato incontro pubblico.

IMMIGRAZIONISTI. L'incontro si è svolto sabato, presso una sede molto "schierata" per le sue attività e posizioni in campo immigrazionista: La Casa sul Pozzo. Può darsi che la scelta del luogo non abbia giovato alla partecipazione politica a 360°. «Erano presenti in sala - spiegano in un comunicato gli organizzatori - Stefano Citterio (Pd) e Gianluca Corti (Appello per Lecco) e per le opposizioni Filippo Boscagli (Ncd), Alberto Anghileri (Sinistra cambia Lecco), Alberto Negrini (Forza Italia), Mary Fogli (5 stelle) e l'ex sindaco Lorenzo Bodega. Unici assenti ingiustificati, i rappresentanti della Lega Nord».

150 PRESENTI. Moderatore del confronto Carmelo Burgio, membro del Comitato e addetto alla gestione dei rapporti con la realtà politica territoriale. «La presenza in sala - continua il comunicato - è stata massiccia, circa 150 persone». Nell'occasione sono state mostrate le 1096 firme raccolte tra i residenti oltre le 1200 firme raccolte tra i non residenti. I prossimi passaggi saranno il protocollo e la successiva consegna al sindaco Brivio.

APPARENTEMENTE. «Abbiamo ahimè constatato - prosegue la nota del Comitato -, che quanto più volte sostenuto dall'assessore Rizzolino, in queste settimane, ieri sia sembrato non essere stato condiviso con il capogruppo del Pd e nemmeno con il segretario di partito Fornoni. I membri della maggioranza, apparentemente all'oscuro delle dichiarazione fatte dall'assessore Rizzolino, quando messi al corrente, hanno più volte palesato imbarazzo e dissenso dalle stesse».

INADEGUATI. «Sottolineiamo - aggiunge il comunicato - pertanto il nostro totale disaccordo da questo modo di fare politica vecchio ed inadeguato, lontano dalla cittadinanza, sicuramente caotico e all'apparenza superficiale, colmo di valutazioni estemporanee e spesso contraddittorie. Ci stiamo rendendo conto che, certi valori da noi ritenuti fondamentali per la città di Lecco, alla quale anche Chiuso appartiene, quali la salvaguardia dei rioni, la tutela delle periferie, l'equa distribuzione dei servizi e quindi delle risorse, non rientri nei programmi di chi ci amministra, nonostante questi siano concetti espressi durante la campagna elettorale condotta da Virginio Brivio solo pochi mesi fa».

SOPRUSI. «Ribadiamo - conclude il Comitato - pertanto l'assoluta necessità che la scuola primaria Torri Tarelli continui il suo servizio nel nostro quartiere, ricordando come questa sia l'unica presenza di un servizio comunale, oltre al cimitero, all'interno del nostro rione. La chiusura della scuola arrecherebbe al rione un danno assoluto, diminuendo il gradimento già fortemente compromesso da tutte le ingerenze ed i soprusi verificatisi negli ultimi anni, causando una desertificazione certa e portando il quartiere ad un ruolo di periferia dormitorio. Continueremo a promuovere senza compromessi quelle iniziative atte alla salvaguardia dalla scuola primaria Torri Tarelli all'interno del quartiere di Chiuso».

Nella foto: la scuola Torri Tarelli.

4 aprile 2016