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Lecco, arrivano i “gemellati”: nascondete subito quel cartello!

Lecco - Nei film di Totò si tira fuori dal solaio il ritratto della zia, quando la parente viene in visita. A Lecco, se arrivano i rappresentanti delle città gemellate, si nasconde la metà del cartello che svetta alla fine (per chi arriva) del ponte Nuovo.

CITTA' SNOBBATE. Grande imbarazzo a Palazzo Bovara, per san Nicolò. Sono giunti in lietezza i "gemelli" a rendere omaggio, dal 2 al 5 dicembre, al santo patrono dei lecchesi: alcuni di loro, però, rischiavano di rimanerci male. Sul cartello d'ingresso della città, infatti, figurano solo i nomi di certe località gemellate, mentre altre vengono snobbate. Come fare? Una soluzione degna dei film del principe De Curtis: l'insegna, nella parte riservata alle gemellate, "sparisce" misteriosamente e viene rimessa al suo posto con calma, quando le delegazioni straniere se ne sono andate da tempo.

TUTTI ESCLUSI. E' accaduto anche l'anno scorso quando, forse per un eccesso di zelo, venne rimosso pure il nome in lingua locale del capoluogo, suscitando qualche protesta. Quest'anno l'insegna con scritto Lecch è rimasta al suo posto, mentre sono scomparsi i nomi delle città straniere. Il rischio dell'incidente diplomatico è stato scongiurato ancora una volta. Nessuno si sentirà escluso, o forse si sono sentiti esclusi tutti nel constatare che, a distanza di un anno dall'ultima volta e dalla presumibile scusa, il Comune di Lecco non ha ancora provveduto a ricordarsi delle gemellate. Per la cronaca, le città in questione sono Igualada (Spagna), Mâcon (Francia), Mytišèi (Russia), Overijse (Belgio), Szombathely (Ungheria).

Nella foto: il cartello di Lecco senza i nomi delle città gemellate

8 dicembre 2011