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Lecco, la Foresta che Avanza mobilitata in difesa del lupo

Lecco (Lècch) - 3 marzo: Giornata mondiale della fauna selvatica. Anche alle porte di Lecco, come in tutta Italia, i militanti della Foresta che Avanza (gruppo ecologista di CasaPound Italia), hanno affisso striscioni riportanti una scritta paradossale contro il ministro dell'Ambiente: «Galletti bracconiere, il lupo non si tocca».

PIANO. In un comunicato, Foresta che Avanza spiega che si tratta di una «provocazione rivolta al Ministero dell'Ambiente, di cui Gian Luca Galletti è ministro, per protestare contro il Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, piano che prevede una deroga per legalizzare l'abbattimento di un numero pari a 60 lupi ogni anno al fine di contenere il miracoloso ripopolamento della specie».

ESTINZIONE. «Il lupo - continua la nota - è un animale con una storia travagliata nel nostro paese, che lo ha visto in serio rischio estinzione negli anni '70. Da allora una rigida politica di preservazione lo ha visto ripopolare la nostra penisola fino ad oggi, con un numero crescente stimato tra i 1200-1500 esemplari. Un simile provvedimento rischierebbe di mandare in fumo il lavoro fatto negli ultimi decenni e mettere in difficoltà la sopravvivenza di una specie ancora oggi vittima del bracconaggio incontrollato».

CONVIVENZA. Secondo Foresta che Avanza, «la pacifica convivenza tra uomo e lupo è possibile solo incentivando le norme esistenti ma spesso trascurate: lotta al bracconaggio; risarcimenti agli allevatori vittime dei lupi; utilizzo di reti elettriche e cani pastore; lotta al randagismo per contrastare casi di ibridazione». Il piano criticato dagli ecologisti di CasaPound «è stato presentato il 17 febbraio al Tavolo paritetico della strategia nazionale per la biodiversità delle Regioni per la discussione tecnica, poi aggiornato al 26 febbraio per ulteriori valutazioni. Anche con la positiva risposta di regioni come la Regione Lazio, che si è opposta al piano, esso rischia comunque di essere approvato entro marzo di quest'anno. La valutazione della Foresta che Avanza è una: il lupo non si tocca».

Nella foto: lo striscione lecchese.

3 marzo 2016