Invia articolo Stampa articolo
Il sindaco di Ballabio promette "riservatezza" al killer delle gomme

Ballabio - Ha forato 150 pneumatici in ben 4 raid vandalici messi a segno in paese, ma Luigi Pontiggia gli tende la mano. Il sindaco di Ballabio sta facendo circolare un appello in cui si rivolge all'autore delle stragi di pneumatici che, dal marzo 2010, affliggono la località valsassinese.

PATERNALISMO. Se gli abitanti si sentono prudere le mani, pensando al costo di quelle "imprese", il sindaco invece si rivolge con paternalismo al teppista. Pontiggia ha deciso, senza particolari riscontri, che si tratta di "un singolo" e "una persona malata". Uno che vive "in conflitto con la società e si sfoga con atti inconsulti". Il sindaco improvvisatosi psicologo, anzi criminologo, sembra aver abbondantemente attinto da certi film americani sui killer seriali che compiono delitti per inviare messaggi di disagio alla società. In sostanza, disperate richesta di aiuto contro la stessa deviazione mentale che condiziona quelle tormentate personalità.

SCENA RUBATA. Luigi Pontiggia, si è calato in quei film riuscendo a strappare la scena al protagonista cattivo. A cui offre aiuto e discrezione. Proprio così: "Fatti vivo con me - lo esorta - nei modi che più ritieni opportuni e ti aiuterò, naturalmente nella più assoluta riservatezza". Appare poco comprensibile come un sindaco, ovvero un pubblico ufficiale con rilevanti responsabilità in materia di sicurezza, possa garantire la pretesa "riservatezza" all'autore di una lunga serie di reati. Il rischio è che lo stesso Pontiggia, così facendo, debba trovarsi qualcuno che lo aiuti a spiegare la sua situazione.

LUNGA SERIE. Intanto in paese si fatica a comprendere la performance psicologica del sindaco. Anche perchè i vandalismi non si limitano al sistematico sventramento degli pneumatici: l'ignoto teppista, ma è più probabile che si tratti di diverse persone, ha collezionato una lunga serie di imprese, dalla devastazione di arredi urbani, alle incisioni sulle carrozzerie di alcune auto, sino al lancio di una bottiglia incendiaria contro la filiale di una banca. E più che una diagnosi sanitaria "fai da te", la gente vorrebbe finalmente vedere un mandato di arresto.

19 luglio 2011