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Lecco e legalità: Brivio sbaglia look

Lecco (Lècch) - Un pigiama a righe sotto la giacca non è la tenuta più indicata per una iniziativa intitolata “Legalità mi piace”: Virginio Brivio si è presentato così alla giornata di mobilitazione nazionale promossa da Confcommercio. Battute a parte, l'iniziativa ha ribadito la necessità del contrasto alla contraffazione.

RIFLESSIONE. La terza edizione di “Legalità mi piace” si è svolta mercoledì, in tutta Italia. E anche quest’anno Confcommercio Lecco ha promosso un momento di incontro-riflessione che ha coinvolto le autorità locali e i vertici delle forze dell’ordine.

VIA STREAMING. La giornata è iniziata con il collegamento via streaming con la sede nazionale di Confcommercio: da Roma sono intervenuti prima il responsabile dell’ufficio studi di Confcommercio Mariano Bella, che ha illustrato l’indagine Confcommercio-Gfk Eurisko sui fenomeni criminali, quindi in successione il presidente nazionale, Carlo Sangalli, e i ministri della Giustizia, Andrea Orlando e dell’Interno, Angelino Alfano.

PARTE LECCHESE. Al termine si è aperta la parte “lecchese” della Giornata: al tavolo il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa, il prefetto Liliana Baccari, il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, il presidente della Provincia, Flavio Polano. Presenti nella sala Capriate anche il questore Gabriella Ioppolo, il comandante provinciale dei Carabinieri, Rocco Italiano, e quello della Guardia di Finanza, Ettore Ciccone, il comandante della Polizia Locale di Lecco, Franco Morizio, il capo di gabinetto della Prefettura, Stefano Simeone. In sala anche alcuni consiglieri di Confcommercio Lecco (tra cui i membri di Giunta Angelo Belgeri, Alberto Negrini e Claudio Somaruga, e i presidenti di categoria Eugenio Milani e Rino Barbieri) e una delegazione della Fit (Federazione Italiana Tabaccai) di Lecco, guidata dalla presidente Fulvia Nava.

ONORI DI CASA. A fare gli onori di casa il presidente Ciresa, che ha ribadito il senso di “Legalità mi piace”: «La giornata nasce per ribadire che abusivismo, contraffazione e concorrenza sleale riducono la competitività del nostro sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario di mercato. Non sono argomenti da sottovalutare: con una timida ripresa che si affaccia non dobbiamo abbassare la guardia rispetto ai fenomeni criminali e illegali».

Nella foto, da sinistra: Brivio, Liliana Baccari e Ciresa.

26 novembre 2015