Calco, un volume dà lustro a Villa Calchi
Calco (Calch) - La cinquecentesca Villa Calchi, nella Brianza lecchese, è tornata ai suoi antichi splendori grazie all'intervento di recupero della famiglia Bonanomi. Per raccontare questo luogo e i suoi fasti è stato realizzato il volume “Villa Calchi alla Vescogna di Calco. Il palazzo di Bartolomeo, tra Leonardo e Bramante”, scritto da Gabriele Medolago e Andrea Spiriti, presentato martedì alla Veneranda Pinacoteca Ambrosiana.
PREZIOSO. «Un testo prezioso - scrive il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, nella prefazione del libro - espressione di un interesse verso complessi monumentali ancora poco noti, perché privati, ma proprio per questo interessanti, essendo espressione non ufficiale, e quindi meno sorvegliata, della cultura del proprio tempo».
INTERVENTO PRODIGIOSO. A fare gli onori di casa monsignor Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana, che ha introdotto la presentazione con queste parole: «Un intervento prodigioso della famiglia Bonanomi in un luogo incantevole, per mettere un bene unico a disposizione del pubblico, con l'intento culturale oltre che per l'organizzazione di eventi». «L’acquisto nel 1999, il lungo percorso di restauro e sistemazione per il riutilizzo, ora il volume di studi sono le tappe di una strategia che ha privilegiato il bene culturale – ha spiegato Valerio Bonanomi - Un bene da vivere, certo, e anche da utilizzare in termini imprenditoriali; ma soprattutto un bene che ci rende più consapevoli del nostro passato, della storia come stratificazione non solo di fatti e di opere, ma di visioni e sensibilità».
TESTIMONE GRANDIOSO. «Siamo abituati - ha aggiunto - a vivere e ad operare in beni culturali: casa Vimercati De Capitani di Osnago ci insegna la stessa storia, lo stesso contesto di cultura religiosa, politica, sociale che diviene opera d’arte. Attraverso le pagine di questo libro ci auguriamo che la conoscenza della villa superi i confini locali. E siamo disposti per il futuro a proseguire questo cammino sia con l’apertura degli spazi sia con l’organizzazione di eventi culturali, convinti che solo in questo modo la villa non sarà un edificio prestigioso, ma anonimo, bensì un testimone grandioso di uno ieri che solo può dare senso al nostro domani».
IMPONENTE LAVORO. Agli autori, poi, è toccato presentare l'imponente lavoro svolto e le sue conclusioni. «Grazie a una ricerca approfondita e a un pizzico di fortuna – ha raccontato Gabriele Medolago, studioso ed esperto di storia locale - siamo riusciti a ricostruire la storia della proprietà per ritrovare la storia di una delle famiglie più significative di Milano dalla seconda metà del Quattrocento alla prima metà del Cinquecento. Uno stretto legame con gli Sforza che si vede chiaramente nelle ricadute sulla villa». «Il recupero dell'edificio di Calco che la famiglia Bonanomi ha compiuto – ha sottolineato Andrea Spiriti, professore di Storia dell'Arte moderna all'Università dell'Insubria - non ha semplicemente un valore figurativo, ma testimonia la storia e l'arte lombarda, una cultura europea di grande respiro, che ci offre grande suggestione ancora oggi dopo quasi mezzo millennio».
POTENTE DINASTIA. I Calchi sono una potente dinastia di nobiltà di servizio alla corte sforzesca durante gli ultimi decenni del Quattrocento e i tormentati inizi del nuovo secolo. Luogo topico della loro cultura è la villa di Calco, sorta su resti fortificati medioevali: un edificio moderno affrescato con architetture dipinte di derivazione bramantesca, arabeschi di chiaro sapore leonardiano, emblemi legati sia alle vicende familiari sia alla lotta politica per la restaurazione sforzesca. Si tratta di una delle primissime raffigurazioni di emblemi, prima che il milanese Andrea Alciati (1531) rendesse il genere di respiro europeo. Questo libro, che per la prima volta ricostruisce le vicende della famiglia, dell’edificio e della sua figurazione, diviene così una riflessione sul complesso e affascinante mondo milanese durante il “secolo di ferro”.
Nella foto: la sala maggiore di Villa Calchi.
26 novembre 2011