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La Provincia di Lecco sfora il patto di Renzi

Lecco (Lècch) - «Non sarà possibile rispettare il patto di stabilità 2015, con uno scostamento di -18,8 milioni di euro. A queste condizioni diventerà impossibile continuare a erogare servizi». Flavio Polano (nella foto), presidente piddino della Provincia di Lecco, sfora le regole imposte dal suo premier Matteo Renzi.

IL PERCORSO. Nella seduta di mercoledì 28 ottobre, il Consiglio provinciale ha approvato il Bilancio 2015 con 7 voti favorevoli, 1 contrario, 2 astensioni. Si chiude così il percorso iniziato giovedì 15 ottobre con la presentazione del Bilancio 2015 in Consiglio provinciale, proseguito giovedì 22 ottobre con l’adozione dello schema di Bilancio 2015 da parte del Consiglio provinciale e lunedì 26 ottobre con l’espressione del parere favorevole da parte dell’assemblea dei sindaci.

GLI OSTACOLI. «Con l’approvazione del Bilancio 2015 da parte del Consiglio provinciale - commenta Polano - si è concluso un percorso faticoso, pieno di ostacoli e privo di certezze. Al momento i bilanci di previsione per il 2016 e il 2017 evidenziano uno squilibrio di parte corrente rispettivamente di -13,7 milioni e di -16,3 milioni di euro, dovuto a fattori esterni non dipendenti dal nostro Ente. Purtroppo non sarà possibile rispettare il patto di stabilità 2015, con uno scostamento di -18,8 milioni di euro».

L'IMPOSSIBILE. «E’ chiaro che a queste condizioni diventerà impossibile continuare a erogare servizi ed esercitare il ruolo di rappresentanza dei bisogni e delle esigenze del territorio, come realtà intermedia tra Regione e Comuni. Auspico dunque che il legislatore acquisti consapevolezza sulla effettiva praticabilità del processo di riforma delle Province e trovi soluzioni percorribili: è necessario che dal 2016 si realizzino tutte le condizioni normative, istituzionali e finanziarie perché la nuova Provincia possa operare».

28 ottobre 2015