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Hackeraggio a Ballabio: sul sito comunale immagini di massacri

Ballabio (Balàbi) - Decine di corpi martoriati, ostentazione di armi, didascalie in arabo: questi gli ingredienti di un video inserito da sconosciuti hacker sul sito del Comune di Ballabio. A dare l'allarme, un cittadino. Immediato l'intervento del personale comunale e del sindaco: le immagini sono state bloccate e in municipio è arrivata la Digos.

BLOCCATE. Immagini di massacri ed inumane efferatezze, corredate di commento in lingua araba, sono state trasmesse utilizzando illecitamente il sito del Comune di Ballabio, prima di venire scoperte e bloccate dai gestori del servizio telematico.

MOLTO SIMILE. La segnalazione è giunta in Comune, stamane, da un cittadino. Una dipendente del municipio ha così constatato che, accedendo alla pagina newsletter del sito, al posto delle consuete informazioni veniva trasmesso un video apparentemente molto simile a quelli, tristemente noti, diffusi dallo Stato islamico. Sconvolgenti, infatti, le immagini di corpi martoriati messi "in mostra".

INVESTIGATORI. Il Comune ha immediatamente avvisato la società Halley Lombardia, che cura il sito locale, la quale ha provveduto a bloccare momentaneamente il servizio newsletter. I referenti di Halley hanno affermato che, nella stessa mattina, risultano “attaccati” anche i siti di altri Comuni e che il servizio, sospeso per le necessarie operazioni anti-hackeraggio, verrà ripristinato a breve. Il sindaco Alessandra Consonni, subito messa al corrente dell'accaduto, si è rivolta al dirigente della Digos di Lecco, commissario Domenico Nera: tempestivamente sono, così, giunti investigatori e tecnici nel municipio di Ballabio.

L'ACCADUTO. «Sento il dovere - dice Consonni - di spiegare l'accaduto ai cittadini, soprattutto a quelli che, loro malgrado, hanno visto quelle immagini. Al momento non sappiamo ancora quale sia la matrice dell'episodio che, comunque, sembrerebbe riguardare solo indirettamente il nostro Comune: pare più ragionevole pensare che nel mirino di chi ha compiuto questa azione inqualificabile vi fosse, in realtà, la società che gestisce il servizio per molte amministrazioni comunali».

INDIGNAZIONE. «Prendo comunque atto con tristezza e indignazione - conclude il sindaco - che, stando a quanto riferitoci, il sito del nostro Comune sia stato utilizzato per veicolare immagini collegate alle ripugnante azioni del fanatismo islamico. Confido che le indagini delle forze dell'ordine possano chiarire l'episodio. Ringrazio il cittadino che ha dato l'allarme e il dottor Nera, della Questura di Lecco, per il sollecito intervento».

Nella foto: il municipio di Ballabio.

8 luglio 2015