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«Disoccupati lecchesi, andate a chiedere 1000 euro in Prefettura»

Lecco (Lècch) - Protesta della Lega Nord di Lecco contro la nuova ondata di sedicenti profughi scaricati sul capoluogo lariano dal governo Renzi. Il Carroccio sta preparandosi a scendere in piazza per manifestare, intanto il segretario provinciale Flavio Nogara invita i disoccupati a chiedere al prefetto i mille euro mensili spesi per il mantenimento di ogni straniero.

LA CORDA. Anche il segretario leghista, dopo l'intervento del senatore lecchese Paolo Arrigoni che ha presentato un'interrogazione parlamentare, insorge contro le ondate di stranieri ospitati dal sindaco di Lecco nelle scuole. «Qualcuno sta tirando troppo la corda - afferma Nogara -. In questo modo non si fa integrazione, ma si istiga la gente al peggio».

MILLE EURO AL MESE. Poi l'appello a chi si sente discriminato: «Invito tutti i disoccupati Lecchesi e senza reddito ad andare in Prefettura a chiedere i 1.000 euro al mese spettanti, perché qui non stiamo parlando solo di accoglienza, ma di democrazia, di uguaglianza, noi chiediamo che i diritti degli italiani siano quantomeno pari a quelli di chi sta arrivando oggi nel nostro paese da terre d’oltre confine!». E, aggiunge Nogara, ricordando il sacrificio dei nostri avi: «Solo qualche decennio fa saremmo andati in guerra per difendere i nostri confini, mentre oggi ci stiamo facendo invadere anche da chi sta portando avanti un grave progetto di islamizzazione, e non tutti con metodi pacifici».

LE MANIERE FORTI. Poi l'attacco a Brivio, che sta collaborando alla "invasione", «facendo allestire di nascosto un campo clandestini in una scuola!». Il tutto tenendo il popolo all'oscuro: «Il Governo centrale sta strozzando imprese e cittadini con un’imposizione fiscale spropositata e con il “braccio armato” di Equitalia, ma quando il cittadino chiede non ha il diritto di avere una risposta. Se questa è la democrazia, allora è il caso che anche noi cominciamo a utilizzare metodi diversi e più forti: se fai incazzare la persona più moderata di questo mondo - conclude Nogara - le reazioni possono essere imprevedibili, e questo sta succedendo sul nostro territorio, dalla Valsassina all’Alto Lago, da Lecco alla Brianza lecchese».

2 luglio 2015