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La Ss 36 “strada più pericolosa d’Italia”: 300 incidenti l'anno

SS36, PALMA DEL RISCHIO. Lecco - Tra le quattro strade statali più pericolose d'Italia c'è la Ss 36 del Lago di Como e della Spluga, che percorre il Lecchese. Le statali hanno fatto registrare oltre 31 morti a settimana, per un totale di 1643 decessi, il 48,5% nazionale dei decessi per incidente stradale. E la Ss 36 svetta per numero di incidenti: 302 con 458 feriti. Cinque i morti.

PROGETTO. Cifre preoccupanti per gli automobilisti lecchesi, frutto di uno studio su dati Istat, all'origine dell’edizione 2015 di Adotta una Strada, progetto voluto dalla Fondazione Ania (Associazione imprese assicuratrici) e dall’Arma. L'iniziativa, che prevede controlli mirati e campagne informative, partità il 26 giugno e si concluderà il 31 agosto.

I CONTROLLI. Per i prossimi due mesi lungo la Ss 36 “del Lago di Como e dello Spluga”, Ss 309 “Romea”, Ss 131 “Carlo Felice” e la Ss 114 “Orientale Sicula”, l’Arma dei Carabinieri intensificherà i controlli soprattutto nelle ore notturne e nei fine settimana, con particolare attenzione allo stato di ebbrezza dei conducenti che verrà verificato grazie ad appositi dispositivi donati dalla Fondazione Ania. La decisione si lega al fatto che, nell’ultimo anno, le statali hanno fatto registrare oltre 31 morti a settimana, per un totale di 1643 decessi, pari al 48,5% del totale dei morti per incidente stradale in Italia. In questo quadro, sono state scelte 4 tra le arterie più pericolose d’Italia per numero di incidenti e morti.

ETILOMETRI. A tutti gli automobilisti fermati, saranno donati etilometri monouso che consentiranno di verificare lo stato alcolemico prima di mettersi alla guida, oltre ad una cartolina che, seguendo l’hashtag #nonrischioperché, lanciato un anno fa, riepiloga le principali norme del codice della strada relative alla guida in stato di ebbrezza. Grande attenzione, poi, sarà riservata alla comunicazione e alla sensibilizzazione anche su altri aspetti della sicurezza stradale; al termine dei controlli, i carabinieri offriranno agli automobilisti un opuscolo informativo sul corretto trasporto dei minori in auto.

LA FILOSOFIA. «Questo progetto rappresenta la perfetta sintesi della filosofia della Fondazione Ania – spiega il segretario generale, Umberto Guidoni – perché racchiude tutti quei fattori che sono alla base dei nostri progetti da oltre 10 anni. Per ridurre il numero degli incidenti stradali in Italia è fondamentale promuovere una nuova cultura del rispetto delle regole. Per farlo serve un’attenta opera di comunicazione e sensibilizzazione, ma anche un’interazione tra pubblico e privato, cittadini ed istituzioni, associazioni e forze dell’ordine».

26 giugno 2015