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«Con Brivio una Lecco sporca e spenta. E Expo neppure si sente»

Lecco (Lècch) - Il nostro lago, le nostre montagne, la nostra gastronomia: tutto finito nel dimenticatoio dopo cinque anni di amministrazione guidata da Virginio Brivio. Lo denuncia Michela Brambilla, ex ministro del Turismo, che ammonisce: «Adesso è arrivato il momento di passare dalle chiacchiere ai fatti».

ORO DEL LARIO. «Il turismo è l'oro del Lario, ma l'amministrazione Brivio non se n'è accorta e non ha saputo cogliere questa opportunità. Ci consegna una città sporca e spenta. La prova? L'Expo è cominciato e Lecco non lo "sente" nemmeno». Un vera stroncatura il giudizio della Brambilla sul primo cittadino uscente.

NUOVA VOCAZIONE. «Riconoscere il terziario e il turismo come nuova vocazione della città è letteralmente il primo punto del progetto amministrativo collegato alla candidatura di Alberto Negrini e sottoscritto da Forza Italia», afferma Michela Brambilla, commissario provinciale di Forza Italia ed ex ministro del Turismo nel governo Berlusconi IV, che incalza: «Lecco non ha strutture ricettive adeguate, viabilità e parcheggi all'altezza, non offre prodotti turistici che valorizzino il lago, le nostre montagne, la nostra gastronomia. Un vero disastro, firmato sinistra».

SCELTE RADICALI. «Per riconoscere ed abbracciare la nuova vocazione della città – sostiene la parlamentare di Forza Italia, commissario provinciale - gli slogan non bastano, occorrono scelte radicali e coraggiose in tutti i campi. A cominciare dalle infrastrutture. Lecco non ha abbastanza alberghi, soprattutto per la fascia alta della domanda. Forza Italia vuole aumentare l'offerta. Lecco non è illuminata, Lecco non è pulita. Forza Italia la vuole illuminata e pulita. Lecco non è accogliente. Forza Italia la vuole trasformare in una meta turistica. Lecco è a pochi chilometri da Milano, ma è come se l'Expo si facesse su Marte. Forza Italia avrebbe saputo cogliere l'occasione».

LE PROPOSTE. L'ex ministro parla di proposte chiare e concrete. «Tutti sanno – ricorda - che Lecco si affaccia sul lago, ma il lago non è ancora diventato il motore dello sviluppo della città: noi proponiamo di trasformare in chiave turistica, con attracchi, porticcioli ed aree tematiche, l'area dalla Malpensata alle Caviate e il golfo di Lecco centro; di costruire un rimessaggio notturno per i battelli e le infrastrutture necessarie per rendere la città protagonista della navigazione lacuale e superare "l'emarginazione" che l'amministrazione di sinistra ci lascia in eredità; di alleggerire la viabilità cittadina con la ristrutturazione del parcheggio di piazza Affari, la realizzazione di un secondo parcheggio dietro la Questura e del parcheggio del Serpentino, per servire sia il centro storico che la passeggiata verso la Malpensata; di rendere l'attraversamento della statale 36 la futura circonvallazione cittadina, con un'uscita "Porto-Caviate" all'altezza di Santo Stefano».

PRIMI PASSI. Questi sono i primi passi, «indispensabili – sostiene l'ex ministro – per scommettere sullo sviluppo turistico. Nel frattempo – aggiunge - bisogna colmare le lacune nell'offerta ricettiva, rafforzare il "marchio Lecco" (dal lungolago così "riveduto e corretto" fino ai luoghi manzoniani) e consolidarlo con l'offerta di altri prodotti specifici: la montagna e l'enogastronomia, per esempio, mentre il marketing dev'essere realmente orientato al turista/cliente. Oggi il visitatore è abbandonato a se stesso tra chiusure festive, servizi inadeguati, mancanza di informazione, cartellonistica insufficiente e "inglese" alla Renzie».

GRANDI EVENTI. Eppure Lecco potrebbe tranquillamente inserirsi in un circuito di grandi eventi, «come ha dimostrato – conclude Brambilla - l'esperienza della V conferenza nazionale del turismo che ho portato in città nel corso del mio incarico di ministro per il turismo del governo Berlusconi, l'ultimo eletto dagli italiani». Però bisogna crederci e passare «dalle chiacchiere ai fatti: con Forza Italia, l'unico partito che, anche a livello nazionale, ha puntato sul turismo perché ci credeva e ci crede».

11 maggio 2015