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La storica Lucchini di Lecco torna attiva: reintegrati 74 lavoratori

Lecco (Lècch) - Presentato oggi a Lecco, alla sede di Confindustria, il piano industriale di Caleotto Spa, la nuova società creata dalla cordata Duferco-Feralpi dopo l’acquisizione dello storico laminatoio lecchese, già di proprietà del Gruppo Lucchini e fino a ieri in amministrazione straordinaria. L'attività riprenderà tra poche settimane.

PROGETTO. Nel corso dell’incontro, aperto da un intervento di Giovanni Maggi, presidente di Confindustria Lecco, e che ha visto la presenza del presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano, e del sindaco di Lecco, Virginio Brivio, Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi, e della “nuova” Caleotto, e Antonio Gozzi, amministratore delegato del Gruppo Duferco, hanno illustrato il progetto di sviluppo dello stabilimento.

NEWCO. L’acquisizione è avvenuta tramite una newco creata in joint venture al 50 percento da Duferco Italia Holding e Feralpi Siderurgica Spa. Le due società hanno quindi costituito una seconda newco per l’acquisizione da Servola Spa del complesso immobiliare di Lecco. Al Caleotto si lamineranno le billette in acciaio prodotte dai due Gruppi nel territorio bresciano, con un obiettivo commerciale di ampliamento dell’offerta di prodotto di alta gamma in acciai speciali. Nel corso dell’incontro, Pasini e Gozzi hanno annunciato la ripresa delle attività dal prossimo mese di maggio, con il reintegro nella fabbrica dei 74 dipendenti che, dal settembre 2014, erano in Cassa integrazione straordinaria.

FORNITURA. «L'acquisizione dello storico laminatoio di Lecco – ha affermato Giuseppe Pasini, presidente di Caleotto Spa e del Gruppo Feralpi – ci consente di diversificare ulteriormente la nostra produzione, investendo in un territorio dove finora non eravamo presenti. Ci teniamo ad assicurare le istituzioni e gli addetti ai lavori che le manutenzioni straordinarie all'interno dell'impianto stanno per concludersi e che la produzione ripartirà in poche settimane. Il nostro obiettivo è garantire una fornitura costante di acciaio per le lavorazioni che verranno realizzate nella fabbrica del Caleotto».

REINSERIMENTO. «La ripresa della produzione nel laminatoio lecchese – ha sottolineato Antonio Gozzi, amministratore delegato di Duferco – consentirà il completo reinserimento in ambito lavorativo dei 74 dipendenti della ex Lucchini che da settembre erano in cassa integrazione. Il piano industriale della nuova società che abbiamo presentato oggi è una testimonianza concreta del nostro impegno per rilanciare l'attività industriale su questo territorio. Il riavvio dell’attività del Caleotto ci consentirà di raggiungere un obiettivo commerciale che punta all'ampiamento della nostra offerta di prodotto di alta gamma in acciai speciali».

ICONA. Soddisfazione anche da parte del presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi. «La ripresa delle attività di un’azienda che possiamo considerare come una delle icone del nostro distretto produttivo, del quale ha contribuito a fare la storia, è - ha detto - un’ottima notizia per tutto il territorio. Lo è perché riporta occupazione e perché torna a garantire a molte altre imprese del lecchese, e non solo, l’accesso a materiale fondamentale per la propria attività senza dovere necessariamente andare ad approvvigionarsi altrove. La ripresa delle attività del Caleotto, sostenuta dall’investimento di due realtà di primo piano come Duferco e Feralpi, dà nuovo slancio a una realtà storica della quale - ha concluso Maggi - siamo orgogliosi ed è un segnale positivo che ci fa guardare con maggior ottimismo verso il futuro».

IL PIANO. Questo in sintesi il Piano industriale. Investimenti: nel quinquennio 2015-2019 supereranno i 5 milioni di euro. Le aree di intervento riguarderanno in particolare l’ammodernamento dello stabilimento, gli adeguamenti tecnico produttivi sugli impianti, il miglioramento dell’efficienza, l’innalzamento degli standard qualitativi, di sicurezza e ambientali. Occupazione: il piano prevede il mantenimento totale dell’attuale organico (74 dipendenti) e un incremento di ulteriori 10 nuovi addetti per consentire la marcia del laminatoio con 3 squadre di produzione per 3 turni giornalieri per un massimo a regime di 5 giorni a settimana dal 2017. Le newco assumeranno inoltre 8 impiegati tra funzionari amministrativi e commerciali presso la sede di Brescia.

Nella foto: al centro, da sinistra, Pasini, Maggi e Gozzi.

8 aprile 2015