Invia articolo Stampa articolo
Lecco, commercialisti prudenti sulla ripresa

Lecco (Lècch) - Guardare avanti si può e si deve perché i numeri dell’economia lo consentono. Ma è vietato lasciarsi andare a eccessi di ottimismo. Questo il messaggio lanciato oggi dal presidente Antonio Rocca nel corso dell’assemblea annuale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Provincia di Lecco, all’Auditorium della Camera di Commercio.

SEGNALI. “Guardiamo avanti perché oggi, dopo anni, sentiamo facilmente parlare di ripresa. I segnali ci sono, i numeri dicono che qualcosa sta cambiando, ma questi stessi numeri devono essere valutati con attenzione - ha spiegato Rocca - Colpisce infatti come un tasso di crescita del 3,5% globale non sia considerato sufficiente nell’intervento del Fondo Monetario Internazionale. Impressiona davvero se lo si paragona allo 0,7% di crescita stimato dal nostro Governo per quest'anno, all’1,4% previsto nel 2016 e all’1,5 del 2017”.

LA SUA PARTE. Anche il nostro territorio sta facendo la sua parte per contribuire alla crescita. “Nel 2014 si è registrato un saldo positivo di 111 unità tra nuove imprese e cessazioni”, ha evidenziato il presidente. Nel 2013 il saldo totale era stato negativo e il nostro territorio aveva perso nel complesso 214 imprese. Lecco mostra così un tasso di crescita delle imprese registrate presso la Cciaa dello 0,4% rispetto al tasso negativo dello 0,8% del 2013. Il dato è sostanzialmente in linea con quello italiano, dove la crescita è stata di circa 30.000 unità, pari allo 0,51% del totale. A livello regionale, il tasso di crescita delle imprese della provincia di Lecco è preceduto solamente da quello di Milano, con il 2,2%; di Monza e Brianza, con l'1% ed è pari a quello di Varese. “Risultati importanti, sicuramente, ma in chiaroscuro, perché ancora una volta parlano di una ripresa fragile, più dettata da situazioni esterne che da una vera e propria inversione di rotta”, ha commentato Rocca.

OSTACOLI. Gli ostacoli al progresso e alla crescita della nostra economia permangono ancora, nonostante gli asseriti sforzi del Governo: “Il nostro Paese, a differenza di altri Paesi europei, è caratterizzato da peculiari punti di debolezza strutturale tra cui l’eccesso di burocrazia legato a un impianto legislativo troppo complesso e a un apparato fiscale altrettanto complicato, l’eccessiva spesa pubblica improduttiva, il sottodimensionamento delle imprese, il nostro sistema scolastico, soprattutto quello universitario, non efficiente né efficace”, ha stigmatizzato il presidente.

PASSO FALSO. L'auspicata riforma della burocrazia o la semplificazione fiscale è rimasta sostanzialmente sulla carta, come risulta dal 730 precompilato: “Un'iniziativa interessante  - ha ammesso Rocca - partita però troppo in fretta, senza il collegamento di tutte le banche dati tra cui quella, essenziale per la dichiarazione della maggior parte dei contribuenti, relativa alle spese sanitarie. Soprattutto, però, la previsione delle responsabilità del professionista che opera sul 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate è inutilmente vessatoria per la nostra categoria fatta di persone che, in un periodo in cui i valori sono sempre più volatili, vogliono lavorare per il rispetto della moralità e delle regole, persone normali di cui gli imprenditori, i cittadini e le istituzioni si fidano”.

OCCASIONE. Insomma, quella che poteva essere un'occasione importante di semplificazione si prefigura invece come un ostacolo ai rapporti fluidi tra i commercialisti, i cittadini e l'Amministrazione finanziaria. “Guardare avanti per me significa, come categoria, affermare con forza la necessità per il nostro Paese di un percorso serio di semplificazione e alleggerimento fiscale e normativo, percorso che deve però, proprio per confermare la sua validità, essere realizzato nel rispetto di tutti gli attori, senza ingiustificate vessazioni”, ha ribadito Rocca.

LE PREMIAZIONI. Al termine dei lavori sono stati premiati gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti edegli Esperti Contabili di Lecco che nel 2015 raggiungono i 35 anni di iscrizione all’albo: si tratta di Carla Tanzi (studio in Oggiono), Rosita Forcellini (studio in Lecco), Sergio Capobianco (studio in Lecco), Vittorino Ripamonti (studio in Olgiate Molgora), Paolo Maria Bianconi (studio in Lecco)  e Giuseppe Mazzucconi (studio in Malgrate). Oltre a loro premiato anche Roberto Campidori, già presidente dell’Ordine, che consegue il significativo traguardo dei 50 anni di iscrizione all’Albo.

Nella foto-galleria: la platea, il consiglio e i premiati: da sinistra Rosita Forcellini (35 anni), Antonio Rocca, Paolo Maria Bianconi (35 anni)  e Roberto Campidori (50 anni).

21 aprile 2015