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Nel Lecchese la crisi avanza: alt ripresa

Lecco (Lècch) - «Parziale erosione dei risultati positivi raggiunti dalle aziende nella prima metà del 2014»: dai dati dell’Osservatorio congiunturale di Confindustria, relativi al secondo semestre dell'anno scorso, emerge una significativa decelerazione per gli indicatori associati a domanda, attività produttiva e fatturato.

LA CONTRAZIONE. E' di oltre tre punti percentuali il rallentamento subito, in media, dai "termometri" che segnano il bello o il cattivo tempo per l'impresa: la contrazione si è attestata al 3,6% per gli ordini, al 2,7% per l’attività produttiva e al 3,5% per il fatturato.

RALLENTAMENTO. L'esito dell'indagine realizzata dal Centro studi di Confindustria Lecco e Unindustria Como smorza i facili entusiasmi. «Lo scenario delle aziende di Lecco – commenta il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi – presenta rallentamento a livello congiunturale e variazioni positive ma contenute rispetto al corrispondente periodo di un anno prima».

VANIFICATI. «Nel caso lecchese - continua - gli ultimi sei mesi del 2014 hanno mostrato una fase di raffreddamento dell’attività che ha parzialmente vanificato i risultati con indicatore positivo conseguiti durante il precedente periodo gennaio-giugno, durante il quale l’attività produttiva aveva registrato una crescita congiunturale di quasi cinque punti percentuali sui livelli di dicembre 2013».

OCCUPAZIONE. Situazione che si riflette sul piano occupazionale: «Le aspettative per la prima metà del 2015 - afferma il direttore di Confindustria Lecco, Giulio Sirtori - confermano il permanere dei livelli, anche se è possibile notare un incremento delle previsioni di aumento dei livelli di occupazione rispetto a quelli di diminuzione. Per contro, sul versante della Cassa di solidarietà i dati hanno delineato un aumento del 19,5% rispetto a dicembre 2013 e di quasi il 9% rispetto a giugno 2014».

Nella foto: Maggi (a destra) col console Usa.

6 marzo 2015