Invia articolo Stampa articolo
A Calolziocorte chiude l'Ausm: per Silea è un affare, ma per i cittadini?

Lecco (Lècch) - Riceviamo e, di seguito, pubblichiamo una lettera di Marco Ghezzi, capogruppo consiliare della Lega Nord a Calolziocorte, sulla chiusura dell'Ausm.

Egregio direttore, Ausm chiude, Silea fa un affare, i calolziesi meno e la maggioranza si divide sull’operazione. Ci sono tutte le condizioni per istituire una commissione comunale che faccia luce (come da Statuto). Bocciati gli emendamenti della Lega che volevano offrire più garanzie ai dipendenti Ausm trasferiti in Silea e per escludere aumenti di costi in futuro.

I cittadini avranno dei benefici sulla bolletta del prossimo anno, ma più per la tenacia delle minoranze, di tutte le minoranze, comprese quelle non sedute sui banchi del Consiglio (leggasi Movimento Cinque Stelle) che per l’azione della Giunta. In Consiglio comunale si è chiusa un’epoca, tra molte contestazioni, anche all’interno della maggioranza: l’Ausm smette di fornire servizi alla cittadinanza. Il ramo rifiuti viene infatti ceduto a Silea, che per tre anni effettuerà anche la raccolta sul territorio con un impegno  capestro per il Comune di prolungare il contratto sino al 2029.

Un affare per la società di Valmadrera che per poco più di 400.000 euro (ma Ausm ne incasserà molti meno se consideriamo che le liquidazioni dei dipendenti, pari a 261.000 euro (con le ferie residue), restano in carico all’azienda calolziese), si prende tutto: licenze (il ci valore è notevole anche se di difficile valutazione), il parco automezzi, l’uso dell’Ecocentro, il servizio per 15.000 abitanti per 15 anni, con la possibilità di allargare l’utenza e  il fatturato di almeno tre volte.

Con l’ulteriore vantaggio per Silea che i rifiuti continueranno a convergere nell’inceneritore di Valmadrera a un prezzo di 116 euro a tonnellata (pagato dai cittadini), mentre, per esempio, a Dalmine se ne sarebbero pagati 80. Si poteva ottenere di più. Noi diciamo di si. Anche semplicemente allargando l’offerta ad altri competitors. Molto critico soprattutto un autorevole membro della maggioranza, il presidente della commissione Bilancio, ing. Cola, che ha fatto affermazioni pesanti su come è stata gestita la trattativa dall’amministrazione. Sempre che trattativa ci sia stata.

I gruppi di minoranza hanno abbandonato l’aula proprio per evitare di essere partecipi di questa operazione poco trasparente (tra l’altro agli atti a disposizione dei consiglieri mancava proprio il giuramento presso il tribunale sulla perizia contestata). Detto questo, è bene ricordare che il processo di avvicinamento a Silea era iniziato con la precedente amministrazione Arrigoni, quindi nessun pregiudizio contro Silea. Anzi, come già detto, consideriamo positivi i risparmi ottenuti sul contratto di servizio.

Peccato, che il sindaco non abbia mai voluto prendere sul serio la proposta di un’altra società pubblica di Sarnico, specializzata nella raccolta di rifiuti. In realtà, appena la società bergamasca ha formalizzato interesse per il servizio di raccolta rifiuti al precedente Cda di Ausm, anche Silea, inizialmente poco interessata a tutta l’operazione, ha improvvisamente ritenuto strategica l’azienda calolziese, facendo un’offerta analoga a quella assai conveniente di Sarnico (che la Giunta si è guardata bene di approfondire, facendo mancare il numero legale della commissione Garanzie statutarie convocata dal presidente Dario Gandolfi).

Con una differenza sostanziale, la società di Sarnico risparmia soprattutto all’inceneritore (80 euro contro 116 euro a tonnellata), avendo ampi margini di ulteriori risparmi futuri sulla raccolta. Silea, invece, non potendo abbassare il prezzo dello smaltimento dei rifiuti nel termovalorizzatore, ha puntato tutto sul drastico taglio dei costi della raccolta. Rischiamo, a nostro parere, una riduzione della qualità del servizio.

Insomma, si è scelta la strada più facile per il Comune, con meno complicazioni, che darà qualche beneficio a breve (ripetiamo non certo grazie a questa amministrazione), ma che pagheremo di più nei prossimi anni. Come sta accadendo per la gestione dell’acqua, sempre più cara, dopo le ultime operazioni di fusione.

Marco Ghezzi
(Capogruppo consiliare Lega Nord a Calolziocorte)

1 gennaio 2015