Invia articolo Stampa articolo
L'Ance: «Edilizia lecchese a picco»

Lecco (Lècch) - Dal 2008 nel comparto edile lecchese hanno chiuso 291 imprese (il 31%) e si sono persi 1.715 lavoratori (il 38,6%). Nell'assemblea dell'Associazione nazionale costruttori edili di Lecco viene evidenziato come il settore abbia potuto sopravvivere grazie a ristrutturazioni e riqualificazioni, che hanno garantito il 67% del fatturato.

L'OCCASIONE. Sono ben 2 miliardi i metri quadri del patrimonio edilizio italiano, pubblico e  privato, che necessitano di essere ristrutturati e che potrebbero generare interventi per 500 miliardi di Euro, con evidenti ricadute anche sull’occupazione. Un dato impressionante, che testimonia come il tema della riqualificazione del costruito possa rappresentare davvero una grandissima opportunità per l’industria delle costruzioni, oltre che un’occasione straordinaria per migliorare la qualità della vita delle nostre città.

MOMENTO DRAMMATICO. Proprio per questo, Ance Lecco ha voluto dedicare la propria assemblea annuale a sondare questo argomento, proponendo un titolo che, nonostante le difficoltà del presente, sa guardare al futuro: “La rigenerazione urbana: sfida e opportunità per l’edilizia e il territorio”. E su questo tema si è interamente sviluppata la relazione del presidente Sergio Piazza. Punto di partenza, ovviamente il momento di estrema drammaticità che sta vivendo il settore, testimoniato da una serie di dati che ne hanno fotografato la situazione a livello nazionale, regionale e locale.

12MILA IMPRESE OUT. «In Italia dal 2012 al primo semestre 2014 abbiamo perso come settore quasi 250 mila occupati. Oltre 57 mila imprese edili hanno chiuso dal 2008 al 2012 – ha infatti evidenziato Piazza -. Guardando la Lombardia, dal 2008 ad oggi l’industria delle costruzioni ha perso circa 90 mila posti di lavoro, mentre dal 2008 al 2012 sono uscite dal mercato oltre 12 mila imprese. Sempre dal 2008 al 2012 i permessi di costruire si sono ridotti di oltre il 70% e le compravendite di unità immobiliari ad uso abitativo sono crollate da 141.558 a 81.514 nel 2013».

NEL LECCHESE. «Anche i mutui erogati per investimenti in edilizia residenziale - ha aggiunto il presidente - sono calati dal 2007 ad oggi del 60,1%, con un’ulteriore diminuzione nel primo semestre di quest’anno del 12%; per l’edilizia non residenziale addirittura il crollo è stato in sette anni del 70,8%, con un’ulteriore variazione negativa nei primi sei mesi del 2014 del 17,1%. Se il mercato privato soffre, non parliamo del versante pubblico, come testimonia la notevole contrazione dei bandi di gara. Lecco non fa purtroppo eccezione: rispetto al 2008 abbiamo perso 291 imprese (il 31%), 1.715 lavoratori (il 38,6%) e 99.545 ore lavorate (il 38,6%)».

DUE VOLANI. Ma a fronte di questi risultati, vi sono due elementi che possono rappresentare, in prospettiva, altrettanti volani di crescita: da un lato, dopo anni di forte calo (- 65,8%), i mutui alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni sono tornati al segno positivo nel primo semestre di quest’anno, con una crescita del 3,4% sullo stesso periodo del 2013; dall’altro il costo del denaro è ai livelli più bassi che si possano ricordare ed è quindi un momento favorevole per stipulare un mutuo immobiliare.

LA FIDUCIA. «Ma è evidente – ha sottolineato Piazza - che di ripresa del settore si potrà parlare solo nel momento in cui si riprenderà il Paese nel suo complesso e, con esso, tornerà a crescere anche la fiducia della gente». Per il presidente dei costruttori appare fondamentale ripartire dal territorio, ma questa assunzione di responsabilità da parte del pubblico, anche a livello locale, è mancata. “Basti vedere come quasi nessuno dei nostri Comuni abbia colto l’opportunità recente della stesura del Piano del Governo del Territorio per farne quello strumento di reale programmazione economica a cui il legislatore aveva in realtà pensato ed Anche la burocrazia continua ad incrostare, in alcuni casi, l’operato degli uffici tecnici dei nostri Comuni».

I PREMIATI. L’assemblea di Ance Lecco si è conclusa con le premiazioni alle imprese, dopo aver ricordato la scomparsa prematura di Nicoletta Lazzarini, imprenditrice edile e componente del Consiglio direttivo. Per i 44 anni di appartenenza all'associazione è stata premiata l’Impresa Bianchi Costruzioni Srl di Ballabio. Hanno tagliato i 43 anni di iscrizione l’impresa Riva Carlo & C snc di Cesana Brianza, l’Impresa Costruzioni Augusto & Alfredo Sangiorgio Srl di Cesana Brianza e l’impresa Costruzioni Edili Sangiorgio Srl di Garbagnate Monastero. Per i 41 anni di fedeltà associativa sono state premiate l’impresa Pelucchi Srl di Sirone, l’impresa Fontana Salvatore di Mandello del Lario e l’impresa Pensa Costruzioni & Asfalti Srl di Valmadrera. Infine, per i 40 anni, il riconoscimento è andato all’impresa F.lli Colombo Srl di Cesana Brianza. Riconoscimento particolare al cav. Antonio Colombo, della Colombo Costruzioni SpA: «Un’azienda le cui realizzazioni oggi sono sulle prime pagine di tutti i media».

Nella foto-galleria: momenti dell'assemblea.

1 dicembre 2014