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Alla Locale di Lecco c'è chi vuole “compagnia” e spostarsi in auto

Lecco (Lècch) - Polizia locale in agitazione a Lecco: una dozzina di agenti hanno chiesto il trasferimento, contestando il comandante Franco Morizio (nella foto): «Ci manda in giro a piedi e da soli, non possiamo proteggere noi stessi e i cittadini». Da palazzo Bovara si invoca la scusante dell'organico ridotto: ma gli attuali 45 vigili, per un città come Lecco, sono persino troppi.

PIZZARDONI. Franco Morizio ha cercato di gestire il passaggio dei "pizzardoni" (per dirla alla romana) lecchesi ad agenti di Polizia locale, assegnando al corpo di vigili del capoluogo (uno dei pochi di tutto il Lecchese ad aver sempre rifiutato le armi da fuoco) una dignità diversa da quella dei controllori delle soste vietate.

A PIEDI. Con l'attuale comandante, sono diventati sistematici i controlli contro abusivi e irregolari, i sequestri di patacche, si è deciso di dotare i "pacifici" agenti di manette e spray al peperoncino, soprattutto li si è spediti in mezzo alla gente, via dalla scrivania, a pattugliare il territorio. Un attivismo che sembra disturbare diversi "ghisa": alcuni, inquadrati sindacalmente, lamentano di doversi recare a piedi, e da soli, nel luogo specifico dove devono svolgere il servizio... come se la loro camminata avvenisse in un ambito estraneo.

IL BOBBY. Morizio, invece, sembra sognare per la sua Polizia locale l'efficace modello del bobby inglese, che gira solo e appiedato per la città, tutto vede e controlla, e, nel caso di emergenza, non si incastra su una macchina ma si mette a correre e lancia l'allarme agli altri agenti che stanno circolando a piedi nei paraggi, e alle autopattuglie pronte a intervenire. Un modello di dinamismo che, sotto il Resegone, incontra molte resistenze.

L'ORGANICO. La querelle, culminata in sorprendenti accuse di "incapacità organizzativa" al comandante, sta dividendo anche l'amministrazione comunale, con l'assessore Armando Volonté che difende l'operato di Morizio ma tira in ballo presunte carenze di organico: «Numericamente gli agenti alle dipendenze di palazzo Bovara sono 45, a fronte delle 50 unità necessarie». La promessa dell’assessore è di raggiungere quel numero, esagerato per Lecco, durante il 2015: in giro, insomma, ci finiranno gli ultimi arrivati.

DEMOTIVATI. Intanto sulla vicenda interviene anche Corrado Valsecchi, portavoce dl gruppo consiliare Appello per Lecco, sostenitore di Virginio Brivio, che mette sullo stesso piano comandante e ribelli: «Non si trattengono dipendenti comunali demotivati : si ringraziano per quanto hanno fatto, mettendo tappeti rossi, accompagnandoli sull'uscio della porta, oppure, se è l'allenatore (il dirigente) che non funziona, semplicemente si creano le condizioni per una sua veloce sostituzione». Parole che suonano come un siluro spedito a Franco Morizio.

29 novembre 2014