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Galbiate, estorsore scarcerato ritorna a perseguitare la vittima

Galbiate (Galbiàa) - La Mobile di Lecco ha posto fine all'incubo di un artigiano di Galbiate: finisce dietro le sbarre l'estorsore che, da mesi, perseguitava l'esercente, obbligandolo tutti i giorni a pagare il "pizzo". Il delinquente era già stato in carcere per gli stessi reati, compiuti sempre ai danni della medesima vittima.

DENUNCIA. Nel pomeriggio di mercoledì, sono nuovamente scattate le manette ai polsi di C.C., 46enne residente a Galbiate ma dal cognome di chiara origine calabrese. I poliziotti, con la collaborazione dei militari della Compagnia Carabinieri di Merate, lo tallonavano dalla fine di novembre.

AGUZZINO. Risale a quel periodo, infatti, la denuncia che l'artigiano ha presentato alla Polizia di Stato contro il suo aguzzino. L'uomo aveva dichiarava agli agenti di essere vittima di estorioni, iniziate nel settembre 2014 e mai cessate, consistenti nella pretesa dietro minaccia di piccole e quasi quotidiane somme di denaro.

PREGIUDICATO. Protagonista degli odiosi episodi, un pregiudicato, nonché persona sottoposta alle misure di sorveglianza di Pubblica sicurezza. Le indagini hanno permesso di accertare che il reo, una volta uscito dal carcere per fatti simili avvenuti nell'anno 2011 sempre compiuti nei confronti della stessa vittima, aveva ripreso ad estorcere denaro all'artigiano.

PERSECUZIONE. Una sera il malfattore aveva addirittura sfondato la porta d'ingresso del negozio della vittima, per rubare il contenuto della cassa. L'arresto ha così messo fine all'incubo (almeno sino alla prossima scarcerazione) vissuto dall'esercente, perseguitato e continuamente braccato dal taglieggiatore.

19 dicembre 2014