Che polli i lecchesi! La Questura: «Diffidate sempre degli estranei»
Lecco (Lècch) - Una rom beccata a Lecco dalla Volante mentre stava inscenando la "truffa dell'anello" apre il discorso sulla credulità dei lecchesi: troppe porte aperte ad estranei, troppi ingenui che accettano di parlare con persone incontrate per strada. E dalla Questura parte il classico monito di un tempo: «Diffidare sempre degli sconosciuti».
DA TERRA. Mercoledì pomeriggio, in via Baracca a Lecco, è scattata la vecchia truffa dell'anello, Individuato il pollo da spennare, il truffatore gli si avvicina e, a un certo punto, finge di raccogliere da terra un anello d'oro. In realtà, l'anello è falso, come le parole che seguono, del tipo: «Ma è suo questo anello? E' d'oro, c'è anche il marchio. Ma non so cosa farne, ma a lei interesserebbe? Se vuole glielo lascio, ho bisogno di soldi, ho perso (oppure, se il truffatore è una donna: mio marito) ha perso il lavoro, ho un figlio malato, se lo prende fa un'opera buona... Mi bastano 20 euro».
L'AFFARE. O per ingenuo buon cuore, o perchè convinto di fare un affare, la vittima acquista l'anello, scoprendo poco dopo, dal primo gioielliere, che si tratta di una patacca del valore di un paio d'euro. Tutto ciò stava accadendo all'anziano tampinato da una rom, subito disposto a prestare attenzione e credito alla sconosciuta: per fortuna la scena non è sfuggita ad una volante di passaggio.
PRECEDENTI. Gli agenti hanno capito subito cosa stesse accadendo e ne hanno avuto conferma dallo sbalordito vecchietto. La donna è stata portata in Questura dove, a suo carico, sono risultati una serie di precedenti per truffa, in particolare proprio con l'utilizzo del famigerato anello patacca: per lei è scattata l'ennesima denuncia e il foglio di via obbligatorio, col divieto di tornare in provincia di Lecco per 3 anni.
IL MONITO. Vista, poi, l'imprudenza e la disponibilità a farsi fregare da parte di troppi lecchesi, da corso Promessi Sposi parte un monito di cui sarà bene far tesoro. «La Questura di Lecco - si legge nel comunicato - invita la cittadinanza a prestare attenzione a tutte le persone che sulla pubblica via dovessero tentare analoghi tentativi di truffa, a diffidare sempre degli sconosciuti e, comunque, in tutti i casi di dubbio e/o difficoltà a chiamare il numero unico di emergenza 112».
8 novembre 2014