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Predica da Lecco / Il Sinodo e i “poligami”: quelle vane premure

Lecco (Lècch) - Desta stupore che tra gli argomenti del Sinodo sulla famiglia vi sia la questione della Comunione ai divorziati risposati, ovvero ai poligami secondo la religione, poiché il Vangelo di Cristo stabilisce come indissolubile il matrimonio sacramentale. Vana preoccupazione, l'esclusione dalla Eucarestia, quando il problema cruciale concerne l'esclusione dalla stessa salvezza.

AFFLIGGERE LA CARNE. A te che ti trovi in questa temibile condizione, vorrei rivolgere alcune parole. Ti preoccupi di "rivendicare" un Sacramento, quando la tua premura in questa vita dovrebbe essere quella di dar morte con lo spirito alle azioni della carne, che dovresti ogni giorno affliggere, frenare, mortificare. Ecco il tuo campo d'azione.

MEMBRO MORTO. Se davvero vuoi essere discepolo di Cristo, crocifiggi la tua carne con le sue passioni e concupiscenze, a cominciare da quelle che fanno di te membro morto della Chiesa. A questa croce, come ogni vero fedele, devi stare confitto continuamente per tutta la vita. Non è durante questa vita il tempo di cavare i chiodi, dei quali si dice nel Salmo: «Inchioda col Tuo timore le mie carni». Carni sono le concupiscenze carnali; chiodi i precetti della virtù; con questi il timor del Signore inchioda quelle, crocifiggendoti come vittima a lui accetta.

L'UOMO VECCHIO. Crocifiggi l'uomo vecchio, rivestiti del Signore Gesù, non procurando alla carne lo sfogo delle sue concupiscenze. Così hai da vivere sempre quaggiù; poiché se tu non vuoi affondare col piede nel fango della terra, non devi scendere mai da questa croce. Fai penitenza, sdégnati cioè con te stesso dei peccati e cessa di peccare ulteriormente. Potrai stare tranquillo per aver fatto penitenza nel tempo in cui ti sarebbe stato possibile anche peccare. Se invece aspetti a far penitenza quando non potrai più peccare, saranno i peccati che lasceranno te, e non tu che lascerai i peccati.

GETTATO NEL FUOCO. Rinnega il peccato, fuggine l'occasione prossima, ripara il tuo passato con le elemosine. A che pro fare orazione, senza renderti degno di venir esaudito mediante frutti degni di penitenza, così che, come albero sterile, tu debba venire tagliato e gettato nel fuoco? Senti il Battista: «Razza di vipere, chi vi insegnerà a fuggire l'ira che vi sovrasta? Fate frutti degni di penitenza: ogni albero che non rende buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco». Fai mente a queste parole, e capirai quale sia la tua sola urgenza.

Fr. Antonino

19 ottobre 2014