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A Lecco cittadinanze di “serie B” regalate ai minorenni stranieri

Lecco (Lècch) - Ora il Palazzo ammette che si tratta d'un gesto di mera propaganda, in quanto «non attribuisce diritti o doveri», ma Virginio Brivio non rinuncia a cavalcare la demagogia, dopo i flop nella concreta attività amministrativa: così, mentre a Lecco cascano i soffitti delle scuole, il sindaco distribuirà virtuali attestati di cittadinanza lecchese ai minorenni stranieri.

DICIOTTESIMO ANNO. «La cittadinanza civica - spiega l’assessore alla Partecipazione Francesca Bonacina - non comporta l’acquisizione della cittadinanza italiana né attribuisce diritti o doveri particolari a coloro che la chiedono. Il riconoscimento della cittadinanza civica è un atto simbolico con cui vogliamo sollecitare il legislatore». Curioso che agli esponenti locali del Pd non basti una telefonata per sollecitare i compagni di partito al governo a Roma, bensì vi sia il bisogno di lanciare iniziative "simboliche" sul territorio.

BRIVIO SCALPITA. La legge nazionale attribuisce la possibilità di ottenere la concessione della cittadinanza italiana (quella vera) ai figli di immigrati extracomunitari solo al conseguimento del diciottesimo anno di età, pur godendo essi gli stessi diritti e prerogative dei coetanei italiani. Ma il sindaco di Lecco scalpita: la campagna elettorale, di fatto, è già iniziata.

AVVILENTE DOCUMENTO. Brivio salirà in passerella e distribuirà gli improbabili attestati di "cittadinanza civica", col suo autografo, nel corso della cerimonia organizzata dal Comune il 20 novembre: l'appuntamento è al Centro civico di Germanedo, dalle ore 15 alle 18. Gli immigrati che si faranno avanti per ottenere ai figli un "certificato" dello stesso valore di un biglietto del tram scaduto, di fatto una avvilente cittadinanza di serie B, devono presentare domanda al sindaco di Lecco entro il 10 novembre, compilando uno specifico modulo da richiedere in Comune.

30 Ottobre 2014