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Maltempo, il Lecchese pretende stato d'emergenza e 4mln di euro

Lecco (Lècch) – Ammontano a circa 4 milioni di euro i danni causati in provincia di lecco dall'ondata di maltempo abbattutasi ad agosto sulla Lombardia. Il Pirellone, che ha richiesto a Roma la deliberazione di stato di emergenza, ha già stanziato 49.000 euro come urgenti per Calolzio.

TEMPI E MODALITA'. Cifre da cataclisma caratterizzano la folle estate della meteo lecchese e vengono confermate da Daniele Nava, sottosegretario regionale agli Enti locali che ieri ha risposto in aula a un’interpellanza in materia. Lo Stato centrale dovrà quindi esprimersi sulla richiesta del presidente Roberto Maroni e dare indicazione circa le modalità e i tempi di intervento. La Regione da parte sua provvederà alla verifica delle singole situazioni segnalate sul territorio.

INTERVENTO URGENTE. «Nel frattempo sono già in arrivo da parte dell’assessorato regionale alla Protezione Civile quasi 49.000 euro per Calolziocorte – precisa Nava – Un primo importante intervento urgente per far fronte ai danni che a Calolzio ammontano a 207.000 euro complessivi».  Lo stanziamento è destinato al “ripristino della viabilità mediante realizzazione di opere di consolidamento costituite da trave in calcestruzzo poggiante su micropali e allontanamento delle acque” in via Butto a Rossino, dove un grosso smottamento aveva reso inagibile la strada di accesso il 13 agosto; la Regione per legge copre circa l’80% dell’importo.

VORAGINE DI CREMENO. Ad agosto danni particolarmente ingenti sono stati registrati a Lecco (oltre 1.300.000 euro), Oggiono (620.000), Dolzago (387.000) e Olginate (300.000) secondo le stime giunte al Pirellone. Il sottosegretario Nava ha portato all’attenzione della Regione Lombardia pure la voragine che si è aperta a Cremeno all’incrocio tra via Roma e via Milano alla fine di luglio, anche se si tratta di un’arteria di competenza provinciale. «Regione Lombardia - conclude Nava - ha 50 milioni di euro che al momento sono bloccati e che attendono l’apertura di una seconda finestra dal Governo per lo sblocco del patto di stabilità verticale».

Nella foto: la voragine di Cremeno.

10 settembre 2014