Invia articolo Stampa articolo
Premana, “Voces” riscopre le miniere

Premana (Promàne) - Uno speciale appuntamento di Voces 2014 – Festival di musica e cultura tradizionale e antica è in calendario sabato 2 agosto con ritrovo alle ore 8,45 a Premana, presso il parcheggio della zona industriale di Giabbio: da lì si parte per un’escursione alle antiche miniere camminando in uno stupendo contesto naturalistico.

PRANZO AL RIFUGIO. Il percorso si svolge su una strada ampia ed è di dislivello modesto, ma richiede circa 2 h 30’ di cammino e pertanto è raccomandato un abbigliamento da trekking o scarpe da ginnastica. Dopo una breve spiegazione storica, si può pranzare presso il rifugio Casera Vecchia al prezzo convenzionato di euro 20 da pagare direttamente al rifugio. La partecipazione all’escursione è a offerta libera a favore del Museo Etnografico di Premana. Prenotazione obbligatoria via e-mail a museo.premana@libero.it oppure resmusica@alice.it, o per telefono al 392 4671504.

FIORENTE SIDERURGIA. Le miniere si trovano a oltre 2000 m. di altitudine, a monte della strada della Rezia valtellinese proveniente da Introbio. La presenza di vene di siderite nelle rocciose pendici del Monte Varrone  diede origine sin da tempi antichissimi a una fiorente siderurgia che si sviluppò nel corso dei secoli, giovandosi della ricchezza boschiva che garantiva il costante afflusso di carbone.

FORNI E FUCINE. L’abbondante ricchezza di acque torrentizie promosse la nascita di forni e fucine. In epoca romana emergono le prime tracce di una sporadica attività estrattiva localizzata in alta Val Varrone. La presenza di scorie ancora ad alto tenore di metallo recuperate presso le miniere prova che il primo metodo di fusione impiegato fu quello del forno a cumulo, tipico dell’età tardoromana ed altomedioevale.

FORNO DELLA SOGLIA. Nel XIII secolo l’estrazione mineraria è attestata non solo da documenti, ma anche dall’effettivo ritrovamento di miniere scavate in quest’epoca nella Grigna meridionale. La prima segnalazione di una struttura fusoria in valle risale al 1253, e riguarda il possesso del forno della Soglia (1450 m. slm, località chiamata oggi Forni), sopra Premana. Verso la metà del XV secolo, il processo manifatturiero si presume dovette superare quello estrattivo, al punto che nel 1446 alcuni valsassinesi si recarono a Milano per l’acquisto di ferro. Le crescenti necessità di materia prima, promossero la ricerca e gli scavi al Varrone, che si moltiplicarono sino agli inizi del XVI secolo.

LE CHIODERIE. Il regime asburgico contribuì con incentivi alla ricerca di nuovi filoni metalliferi ed all’innovazione tecnologica della fusione e lavorazione. In seguito, ci si rese conto che le ricerche non avevano messo in luce nuovi giacimenti di reale valore industriale, e il carbone si faceva ogni giorno più scarso: nel 1846 viene fatta l’ultima fumata del forno di Premana. Ma durante il XX secolo nuove attività si affacciavano in valle, in parte rivitalizzando il settore metallurgico con la diffusione di chioderie e altri opifici dediti alla produzione di ferramenta; a Premana si consolidò la produzione di articoli da taglio, grazie alla secolare esperienza coltivata nelle numerose botteghe aperte da emigranti a Venezia, Milano, Madrid e Carrara.

PATROCINIO. L'evento è organizzato con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Lecco e con il contributo della Fondazione della Provincia di Lecco, della Banca della Valsassina-Credito Cooperativo e di Acel Service.

Nella foto-galleria: antiche miniere in Valvarrone sopra Premana; il suggestivo paesaggio che circonda il rifugio Casera Vecchia in Valvarrone sopra Premana.

24 luglio 2014